Luigi Diego Perifano: "Innovazione e legalità sono un binomio inscindibile"

"Se toccherà a me guidare la città farò un protocollo di legalità con Prefettura come feci con Samte

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Benevento.  

“L’invito del Procuratore della Repubblica di Benevento, il dottore Aldo Policastro, a non rimuovere dal dibattito pubblico il tema della lotta alla corruzione ed alle infiltrazioni criminali nel settore dei contratti pubblici non deve cadere nel vuoto”. Così Luigi Diego Perifano, candidato sindaco della coalizione ‘Alternativa per Benevento’ interviene sulla questione legalità.

“L'ingerenza negli appalti pubblici è, infatti, - prosegue Perifano - fenomeno particolarmente insidioso, soprattutto perché può dar luogo a sistemi di relazioni stabili che vanno ben oltre la possibilità di condizionare il risultato di una singola gara. Pertanto, se toccherà a me guidare l’amministrazione comunale, farò esattamente come feci quando ero amministratore della Samte, e mi trovai ad operare in un comparto dei servizi pubblici, quello dei rifiuti, fortemente esposto alla penetrazione di aziende collegate ad ambienti camorristici: sottoscriverò un nuovo Protocollo di legalità con la Prefettura, adeguando a tutte le normative sopravvenute quello sottoscritto dal Comune nel lontano 2008, e ciò  per rendere più efficace il contrasto a fenomeni di inquinamento delle procedure”.

“Il protocollo di legalità, espressamente richiamato anche dal DL 76/2020 (cd. Decreto semplificazioni), - sottolinea il candidato sindaco - è un buon deterrente: non comporta oneri per i concorrenti, né complicazioni burocratiche, ma prevede una serie di controlli incrociati e sanzioni, a cominciare dalla esclusione dalla gara  di chi vìola le clausole contenute nel protocollo medesimo”.

“Tali clausole – ricorda Perifano - devono vincolare l’appaltatore, pena la risoluzione del contratto, a comunicare alla Stazione Appaltante, all'Autorità Giudiziaria  e  alla Prefettura    eventuali  pressioni  illecite,  esercitate attraverso richieste di danaro, offerte di protezione, imposizioni di subappaltatori o di servizi di guardiania, etc.,  a  prescindere  che esse siano contrassegnate o meno dall'uso di minaccia o violenza. Le prescrizioni sono vincolanti per tutti i soggetti coinvolti nel corso della esecuzione del contratto, per cui l'impresa aggiudicataria che sottoscrive il Protocollo assume l'obbligo di far rispettare i relativi  vincoli  a tutti gli  operatori  della propria filiera, a qualunque titolo intervengano nella  realizzazione dei lavori”.

Il protocollo di legalità, sia chiaro, è strumento aggiuntivo e non sostitutivo delle ulteriori misure antimafia, quali la verifica della iscrizione delle imprese nella white list e nell’anagrafe antimafia degli esecutori, nonché il controllo dei flussi finanziari connessi alla realizzazione dell'opera, inclusi quelli concernenti risorse economiche totalmente o parzialmente a carico dei promotori”.

“Per quanto riguarda la gestione di eventuali fondi straordinari rivenienti dal PNRR (Piano Nazionale di  Ripresa e Resilienza), - aggiunge ancora Luigi Diego Perifano - laddove si volessero introdurre misure ancor più incisive, sarebbe auspicabile un’iniziativa della Prefettura intesa a coinvolgere tutti gli Enti Locali della Provincia, i rappresentanti delle forze dell’Ordine, le principali organizzazioni sindacali e imprenditoriali, per pervenire alle più utili forme di coordinamento dei controlli e monitoraggio sulle attività dei cantieri”.

“Parlo spesso, nei miei incontri, di innovazione, - conclude Perifano - ma sono perfettamente consapevole che innovazione e legalità sono un binomio inscindibile, e che il progresso di una comunità può fondarsi solo sul rispetto delle regole, cui deve conformarsi, prima di tutti, chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica”.