Montesarchio, Sant'Agata, il centrodestra e la conta dei voti per le provinciali

L'analisi delle schede e le ricostruzioni nelle segreterie dei partiti

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Benevento.  

Il dopo elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Benevento sta generando sviluppi in chiave locale, in particolare in casa centrodestra. Bottino da 8 voti per Gaetano Mauriello, eletto con Fratelli d’Italia alla Rocca dei Rettori tra le schede verdi, relative solo a Montesarchio e Sant'Agata. Un bottino più “roseo” di quello che ci si aspettava e due possibili chiavi di lettura. Una vede sei schede per Fratelli d'Italia arrivare da Montesarchio: cinque dell'opposizione consiliare, peraltro “dichiarate”, e una “segreta” dalla maggioranza. In tal caso sarebbe scontata la lettura degli altri due voti: a Sant'Agata de'Goti due sono i consiglieri di Fratelli d'Italia.
Secondo altri tuttavia potrebbe esserci anche un'altra chiave di lettura: cinque voti a Montesarchio, quelli dichiarati dei colleghi di opposizione di Mauriello, e tre da Sant'Agata de'Goti, dove però un voto sarebbe arrivato da uno dei due consiglieri di Fratelli d'Italia (e l'altro sarebbe andato ad Alfonso Ciervo, come da indicazioni del sindaco Riccio), gli altri due potrebbero invece essere arrivati dall'area della minoranza vicina a Carmine Valentino. D'altronde non stupirebbe un'eventuale convergenza relativa all'appuntamento in questione: Valentino e il leader di Fratelli d'Italia, il senatore Matera, sono entrambi ex sindaci di lunga data nell'area caudina.
E in questa seconda ipotesi ci sarebbe un voto in meno da conteggiare al Pd o a Forza Italia.
Impossibile, chiaramente, stabilire quale tra i due possibili scenari sia quello corretto: è così il voto ponderato e le elezioni di secondo livello.
Per quanto attiene a Forza Italia, solo un voto a Sant'Agata de'Goti espresso da Nicola Izzo, neo esponente del partito di Tajani, mentre a Montesarchio i voti sono stati otto.