Miasmi, Asi: "Disposto piano controlli su aziende e depuratore"

In una prima fase saranno installate centraline per gli odori, poi verifiche su depuratore

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Benevento.  

Sul caso Miasmi interviene anche l'Asi di Ponte Valentino: "Così come  già anticipato dal neo presidente Vessichelli,  sulla massima attenzione che  la nuova governance  avrebbe dato alla tutela della salute dei cittadini, in occasione del Consiglio Generale del 12 febbraio u.s. convocato per le elezioni, appunto, del nuovo Presidente del Consorzio Asi, i consiglieri hanno avvertito l’esigenza di approfondire la problematica dei miasmi a Ponte Valentino con il consulente ambientale del Consorzio, Dott. Maurizio Galasso, anche in considerazione della richiesta pervenuta -con il protocollo n. 185 del 25 gennaio-  dal Comune di Benevento, per il tramite della quale si invitava il Consorzio a “verificare le effettive emissioni presso l’area e ad individuare i necessari interventi.

Il sollecitato incontro con il Dott. Galasso si è svolto in data 13/02/2024, alla presenza del Presidente  Vessichelli  unitamente ad una delegazione di  consiglieri consortili, gli esiti che sono stati puntualmente verbalizzati sono  stati integralmente  confermati nella seduta dell’odierno consiglio generale.

Innanzitutto è stato proposto di estendere il rapporto di consulenza già in essere (delibera di CD n.70 del 03/11/2023) con il  Dott. Galasso per la predisposizione di un programma operativo di controlli da effettuare , sia presso l’impianto di depurazione consortile gestito dalla Multiservice ASI Srl, che presso le aziende BoGroup e Sanav , oltre alle verifiche per  eventuali  ed ulteriori fonti di emissione.

E’ stato predisposto inoltre, che l’attuazione del programma si suddivida in due fasi distinte in attività da porre in essere nell’immediato e attività a lungo termine, e più specificatamente:

•             Prima fase: provvedere all’istallazione di centraline presso le fonti di emissione già individuate, che oltre a intercettare le eventuali emissioni odorigene debbano monitorare anche i parametri previsti nelle singole autorizzazioni rilasciate; verificare la possibilità che le aziende coinvolte, come innanzi citate, possano contribuire fattivamente all’istallazione delle centraline, secondo la normativa vigente in materia;

•             Seconda fase: prevedere la verifica funzionale dell’impianto di depurazione, con la determinazione della capacità residua dei reflui da trattare, individuando le eventuali possibili implementazioni per una gestione più performante.

E’ inoltre stato previsto che i risultati delle attività succitate verranno trasmessi a tutti gli Enti preposti per legge ai controlli".