La mancata partecipazione del comune di Ceppaloni all'organismo dell'area vasta, partito ieri con la firma del protocollo d'intesa, scatena le polemiche.
Il Sindaco di Ceppaloni, Claudio Cataudo, ha inviato al Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, una lettera piccata in merito alla vicenda.
Egregio Sindaco,
apprendo dell’avvenuta sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la costituzione dell’Area Vasta “Città metropolitana del Sannio”, avvenuta in data 12 maggio presso l’Aula Consiliare di Palazzo Mosti, dalla quale il Comune di Ceppaloni risulta inspiegabilmente escluso.
Ceppaloni, come Lei sa bene, è un Comune centrale, a ridosso del Capoluogo, con storiche relazioni sociali, culturali ed economiche con Benevento e con alcuni dei Comuni oggi coinvolti nel Protocollo.
La scelta di escludere i cittadini del Comune che rappresento non è causata da una Sua scarsa lettura del territorio, ma da una chiara volontà politica che non si addice a chi dovrebbe rappresentare le Istituzioni scevro da condizionamenti di parte.
Tale considerazione trova riscontro nel coinvolgimento di Comuni che addirittura confinano con Ceppaloni.
Un’ esclusione che appare ancora più stridente se si considera l’inclusione di realtà chilometricamente più distanti, come Apice, Fragneto Monforte o Foglianise.
Forse l’unica colpa di Ceppaloni è avere un sindaco di un partito diverso?
Mi chiedo se l’idea di Area Vasta che si vuole costruire sia davvero quella di un territorio coeso, unito, orientato al futuro, o se sia semplicemente una lista di “prescelti” funzionale a un disegno personale. Se si vuole parlare seriamente di sviluppo, coesione e servizi condivisi, non si può partire dalla discriminazione.
Con questa lettera chiedo, a nome della mia comunità, rispetto. E chiedo che si riveda questa impostazione per garantire pari dignità istituzionale a tutti i Comuni del Sannio, senza esclusioni arbitrarie.
Arriva a stretto giro la risposta del sindaco di Benevento Clemente Mastella che bolla come "paradossale" la missiva del sindaco di Ceppaloni e specifica "il suo partito ha dileggiato l'iniziativa".
Nel dettaglio spiega "Con nota protocollata al Comune, il sindaco di Ceppaloni Claudio Cataldo lamenta, scrivendo al sottoscritto una lettera, una presunta volontà di esclusione di Ceppaloni dall'intesa sulla Città Metropolitana-Area Vasta. Il rispetto assoluto che nutro per la comunità che mi ha dato i natali e che oggi devo dire si caratterizza per una amorfa ed irrilevante gestione amministrativa lontana, molto lontana da quando Ceppaloni era 'piccola capitale', mi impone di rispondere".
"La missiva, in realtà, appare davvero singolare, se non proprio paradossale. Forse Cataudo non si è accorto che il partito a cui è iscritto non appena l'idea è stata generata si è espresso con parole di autentico dileggio, irridendo senza mezzi termini l'iniziativa. L'operazione è stata definita dal capogruppo provinciale del partito del sindaco Cataudo 'una beffa istituzionale', una 'fantasiosa architettura politica senza alcun appiglio giuridico, né territoriale', 'una frenesia di Mastella, sintomatica di un panico crescente'. Ora, all'indomani del successo di una iniziativa cui hanno aderito con convinzione quindici Sindaci compresi alcuni tanto di centrodestra (come Vernillo di San Nicola Manfredi di FdI o Rocco di Calvi vicino alla Lega) quanto di centrosinistra o notoriamente del PD (si pensi a Pepe di Apice o Fusco di Castelpoto) e avendo dovuto registrare come tutti abbiano evidenziato la vis strategica e la portata di innovazione istituzionale contenute nell'idea di Area Vasta, Cataudo inscena e simula una scortesia istituzionale che non esiste.
Altri, anche dopo le prime battute del progetto o quando esso era in stato embrionale, hanno interloquito serenamente per prendere parte alla Città Metropolitana del Sannio. Così da un parterre di 11 siamo arrivati agli attuali 15. Comuni che non confinano direttamente con la Città (come Apice, San Martino Sannita, San Giorgio del Sannio o Calvi, ad esempio) hanno chiesto di entrare e manifestato espressamente disponibilità a partecipare. Non è certo il caso di Foglianise che invece ha un confine diretto con Benevento, proprio come Fragneto Monforte: è sufficiente consultate una cartina del territorio. Registriamo poi come Cataudo non abbia ancora compreso lo spirito giuridico e istituzionale dell'iniziativa che mira a condividere la gestione di servizi tra Comuni che abbiano quantomeno una contiguità geografica. Sarebbe pertanto una bizzarria allargare il progetto a centri di altri distretti geografici del Sannio, quali ad esempio la Caudina o la Valle Telesina: per questa forma di collante istituzionale c'è la Provincia. Non era una beffa, ora è tardi per i rimpianti", conclude Mastella.