Pallamano Benevento: arriva il Palermo, bisogna tornare alla vittoria

I siciliani sono una squadra pericolosa e i sanniti dovranno rinunciare a De.

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Benevento.  

I due pareggi consecutivi contro Mascalucia e Atellana hanno lasciato tanto amaro in bocca alla Pallamano Benevento. Sono stati lasciati per strada punti importanti per rientrare nella corsa al secondo posto in una parte della stagione dove il calendario non era impossibile. La squadra Rui Carvalho tornerà in campo sabato pomeriggio alle 18:30 quando riceverà la visita della Pallamano Palermo che all’andata inflisse la prima sconfitta stagionale alla giovane compagine sannita. Alla vigilia della sfida ha parlato attraverso i canali ufficiali della società il giovane Roberto La Peccerella, classe 2005, e figlio d’arte perché papà Carlo è stato uno dei grandi atleti degli anni ‘90 e da un decennio guida la società.  

"Siamo pronti a combattere –ha chiosato il giovane talento sannita- per tornare alla vittoria e riscattare due risultati che possiamo tranquillamente definire deludenti". I giallorossi saranno orfani di Antonio De Luca, per lui un infortunio che lo terrà lontano dal campo per un po’ di tempo. "Una brutta tegola per noi –spiega La Peccerella-, Antonio è un giocatore che sa essere determinante. Dispiace prima di tutto dal punto di vista umano e poi sul piano tecnico. Vorrà dire che proveremo a vincere anche per lui, saremo ancora più motivati nel raggiungere l'obiettivo di dedicargli una bella vittoria".  

Nonostante la giovane età il classe 2005 parla anche dei rimpianti per gli ultimi risultati. "Dobbiamo partire dagli ultimi minuti del derby, da quella grinta che non deve mancare neanche contro Palermo. Non dobbiamo mollare mai, qualunque cosa accada. Se subiamo un gol, dobbiamo avere la convinzione di poterne fare due ai nostri avversari. Deve essere un pensiero fisso. Amo questo sport e le emozioni che riesce a trasmettermi. Noi giovani dobbiamo osservare e imparare, provando a farci trovare pronti ogni volta che il mister ci chiamerà in causa, che sia per trenta secondi o qualcosa in più. Guardo relativamente al minutaggio, mi interessa poco, al primo posto c'è la squadra. Rappresentiamo una società importante e i traguardi sono sempre collettivi. Provare ad apprendere e migliorare giorno dopo giorno è il modo migliore per coltivare un'ambizione personale, ma al primo posto deve esserci sempre il gruppo". Parole che sono sintomo di maturità, quella che dovrà acquisire tutta la squadra che sta facendo un percorso importante di crescita in vista delle prossime stagioni.