Il risultato non premia gli azzurrini, sconfitti 1-0 dalla Serbia nell'amichevole giocata al Vigorito. Il gol di Milunovic al 59' si è poi rivelato decisivo ai fini del risultato finale. La squadra di Di Biagio è stata costretta a giocare in dieci per l'intero secondo tempo a causa dell'espulsione di Berardi al 46'. Cornice di pubblico di tutto rispetto composta prevalentemente dai bambini delle scuole calcio della provincia. Encomiabile il loro calore avvertito durante tutto l'arco della gara e in particolar modo in occasione dell'Inno di Mameli cantato a gran voce. Il più incitato è stato l'attaccante di Santa Maria Capua Vetere Marcello trotta, schierato titolare da Di Biagio e rilevato da Belotti nella ripresa. Buona la sua prova a dispetto di un'Italia appannata nella prima fase della partita, quando ha mostrato diverse pecche nella gestione del gioco. Nella ripresa, dopo il gol serbo, gli azzurrini hanno provato con tutte le loro forze a raggiungere il pari senza tuttavia riuscirci. Di Biagio in sala stampa traccia un bilancio del doppio impegno. "Direi che con la Germania abbiamo giocato decisamente meglio, mentre stasera abbiamo buttato via il primo tempo abbassando troppo il ritmo e agevolando il gioco della Serbia. L'espulsione di Berardi per me è esagerata, ma in ambito internazionale tendono a punire con troppa facilità interventi sciocchi per poi tergiversare quando si verificano falli ai limiti del regolamento. E' così da un po' di tempo e dobbiamo prenderne atto. Nonostante tutto la reazione c'è stata e da questo test posso trarre valutazioni importanti per le scelte future in ottica Europeo". Zappacosta e Trotta nella mixed zone del Vigorito sono dispiaciuti ma non rassegnati. "Abbiamo dimostrato di essere all'altezza della Serbia. Il risultato non ci premia, ma i nostri avversari non si sono rivelati superiori a noi", ha dichiarato il terzino dell'Atalanta. A fargli eco proprio la punta dell'Avellino: "Ringrazio chi mi ha incitato per il sostegno mostrato nei miei confronti. Dispiace per il gol fallito nel primo tempo, ma in fin dei conti il pareggio lo avremmo meritato anche per quanto prodotto nella seconda frazione in inferiorità numerica. Ora voltiamo pagina e pensiamo ai Campionati Europei. Lì sarà un'altra storia".
Francesco Carluccio