LE PAGELLE. Djimsiti e Brignola i più ispirati

Troppi avvicendamenti: contro l'Atalanta gioca una squadra lontana parente a quelle ultime

Benevento.  

Il Benevento è squadra “border line”. Grazie all'inserimento di giocatori esperti e di talento presi al mercato di gennaio ha fatto un salto di qualità che si è tradotto soprattutto in un'immagine diversa, non tanto in punti. E comunque si tratta di equilibri sottilissimi, tenuti in piedi da una serie di giocatori di qualità. Basta che ne manchi uno per far precipitare il tasso tecnico complessivo. Se poi gli assenti sono più di uno, allora si ritorna malinconicamente alla cifra tecnica di inizio campionato. Quello di una squadra inadeguata per la serie A. E' ciò che è accaduto al Benevento contro l'Atalanta. De Zerbi ha sottolineato con forza che molti dei suoi non riescono a fare tre partite in seri giorni e così ha stravolto la squadra di Sassuolo. Negli uomini e nel modulo. Il risultato è stato un netto 3 a 0 a favore dell'Atalanta e una partita decisamente sotto tono della squadra giallorossa.

Questi i giudizi sui giallorossi scesi in campo.

PUGGIONI 6 – Incolpevole sui gol presi, anzi riesce ad evitare che il passivo sia superiore con un paio di interventi di qualità.

BILLONG 5 – Torna in squadra e va ancora a fare il terzo a destra in una difesa a tre. Un ruolo che appare molto lontano dalle sue corde. Ci mette tanta volontà, ma è dura stare dietro agli attaccanti dell'Atalanta. (7' ST SAGNA 5,5 – Poco reattivo nella fase difensiva, senza bagliori in quella offensiva: sbaglia un gol da due passi)

DJIMSITI 6 – Uno dei giallorossi più positivi. Gioca contro la squadra che ne detiene il cartellino, marca Petagna e gli lascia le briciole.

TOSCA 6 – Anche per lui una prestazione di buon spessore. Il rumeno è tignoso come pochi e difficilmente molla la preda.

VENUTI 5,5 – Schierato da esterno alto, dovrebbe regalare qualche iniziativa in più Sta sulle sue e in fase difensiva non è irreprensibile.

DEL PINTO 5 – Viene preso in mezzo dal centrocampo atalantino, non riesce a cavarne qualcosa di buono e appare troppo solo.

VIOLA 5 – Non è impeccabile, la giornata abbastanza grigia. Regala il pallone del 2 a 0 a De Roon e da quel momento scompare dal campo. Peccato, le ultime apparizioni era state positive.

PARIGINI 5 – Ci mette tanta buona volontà, sprinta per tutto l'out di sinistra, ma non cava un ragno dal buco. Sgroppate accademiche le sue, mai un pericolo per la porta avversaria. (22' ST IEMMELLO 5 – Spento e senza nerbo. Il suo ingresso non cambia l'inerzia della gara.)

LOMBARDI 5,5 – Reintegrato da De Zerbi dopo una settimana da separato in casa, non offre una prestazione di grande sostanza. Ma almeno dà quello che può.

(7' ST DJURICIC 6,5 – Il serbo è il giocatore di maggiore tasso tecnico dell'organico giallorosso: quando entra la differenza si nota subito, anche se è difficile a quel punto cambiare le carte in tavola)

DIABATE' 5 – Dopo tre doppiette di fila si ferma. Aveva avuto l'occasione di bissare il gol di domenica a Sassuolo, ma l'ingordigia di replicare di sana pianta la prodezza del Mapei lo ha tradito. Avesse scelto un tiro normale, forse avrebbe fatto gol. E' il calcio. Poi fa poco o niente.

BRIGNOLA 6,5 – Il telesino è ancora tra i giallorossi più positivi. Gioca con grande determinazione e mette in seria difficoltà la difesa bergamasca. Cresce e non può essere che un vanto per il calcio sannita.

DE ZERBI (ALL.) 5 – Questa volta le spiegazioni sul corposo turn over non convincono. Il tecnico conosce la forza della sua squadra, sa che togliendole qualche giocatore di sicuro talento, ritorna ad essere una normale formazione destinata a retrocedere. Se la maggior parte dei suoi “pretoriani” non regge il ritmo di tre partite in sei giorni, si sarebbe potuto puntare tutto sulla gara con l'Atalanta e affidarsi alla sorte per quella di San Siro. Così si è persa subito la partita più abbordabile e non è detto che la seconda si vinca o si faccia almeno bella figura.