Chi è Massimiliano Tangorra
Massimiliano Tangorra è un doppio ex di Benevento-Monopoli. Da calciatore, ha vestito la maglia dei pugliesi sin da giovanissimo - nella stagione 1989/1990 - per poi tornarci nel campionato 2006/2007. In giallorosso, Tangorra vanta 31 presenze e una rete nell'annata 2005/2006, quella successiva al fallimento dello Sporting guidato da Spatola. A Monopoli ha anche esordito da allenatore nel 2015.
Tangorra, si aspettava un Monopoli primo in classifica?
"No, come credo che non se lo aspettasse nessuno, anche perché il Monopoli ha speso molto meno rispetto al Benevento o alle altre società che puntano alla vittoria. Credo che per una piazza come Monopoli, la Serie C sia una dimensione giusta: la cadetteria sarebbe molto larga. Ciò non toglie che il club biancoverde sta dimostrato che quando ci sono volontà, competenze e serietà, nel calcio come nella vita si possono ottenere grandi risultati senza fare spese folli".
E lunedì ci sarà proprio Benevento- Monopoli, che partita si aspetta?
"Una partita equilibrata, dove però il Benevento deve necessariamente dare una prova di forza e di orgoglio per dimostrare che in un campionato così lungo ci possa stare qualche battuta d'arresto. Se la squadra ha come obiettivo la promozione diretta, allora deve necessariamente fornire una prova di forza. Questo big match credo che capiti proprio a fagiolo: il Monopoli sta dimostrando di essere in salute, tra l'altro è la migliore difesa del campionato che affronterà uno dei migliori attacchi. Sarà una partita equilibrata, ma il Benevento, lo ripeto, è chiamato a fare bottino pieno. Al Vigorito ci sarà una capolista che si presenterà con spensieratezza e senza pressione, quindi se la giocherà a viso aperto, senza lucrare sul risultato e questo potrebbe permettere al Monopoli di tirare fuori una grande prestazione. Se dovesse scendere in campo con un atteggiamento rinunciatario, allora potrebbe ricoprire il ruolo di vittima sacrificale: dipenderà molto da come la prepareranno dal punto di vista mentale".
Il Benevento ha avviato il progetto legato ai giovani, ma crede che servano anche elementi di esperienza per vincere un campionato?
"Serve sempre il giusto mix, con esperienza e freschezza atletica. Ci sono momenti del campionato in cui l'esperto può dare qualcosa in più. Ci deve essere comunque uno scambio di supporto importante affinché una squadra possa arrivare in fondo mantenendo sempre l'equilibrio".
Lei ha conosciuto il primissimo Vigorito nel 2006. Quanto lo vede diverso?
"Vedo un presidente che ha fatto esperienza in un mondo, come quello del calcio, dove non c'è mai la ricetta giusta per arrivare al risultato. Non è affatto scontato che se spendi tanto allora vinci. In questo sport vincono le competenze e le conoscenze: bisogna spendere bene. In questo caso, devo dire che Vigorito ha iniziato una politica giusta che forse non porterà dei frutti immediati, ma in prospettiva sicuramente il Benevento può ragionare a lungo termine, come tra l'altro fecero le varie Chievo, Empoli, Atalanta o lo stesso Sassuolo: cito realtà che hanno basato i propri successi sulla crescita dei giovani. Condivido in pieno ciò che sta facendo Vigorito".
Cosa ne pensa di questo girone C di Serie C?
"Purtroppo ogni anno diventa sempre più scarso dal punto di vista tecnico. Questo è un girone molto più agonistico, sicuramente più fisico rispetto agli altri due dove c'è maggiore tecnica. Quest'anno ci sono squadre che esprimono un buon calcio come Avellino e Benevento, un po' anche il Cerignola, però le altre si equivalgono e c'è un livellamento verso il basso".
Al momento, Tangorra si è allontanato dal calcio perché "si va avanti per le conoscenze, è un sistema che purtroppo faccio fatica a riconoscere, sebbene abbia completato il mio percorso con il master Uefa Pro. Adesso ho conseguito la qualifica di istruttore di primo livello di tennis, sono molto più sereno perché non devo prostituirmi e non dare stare tante volte al giorno al telefono per avere una opportunità. Ovviamente, non ho abbondanto il calcio: se qualcuno dovesse ricordarsi e farmi una proposta seria, sicuramente la valuterò".
Poi ricorda la stagione vissuta a Benevento: "Un anno positivo, sotto ogni punto di vista. Purtroppo, furono fatte delle scelte scellerate da parte della proprietà che venne prima dei Vigorito che cambiò allenatore e preparatore atletico in un momento in cui ci giocavamo il primo posto con la Cavese. Le scelte non portarono i giusti benefici, alla fine arrivammo ai play off ma i danni erano già stati fatti...".