Mezzo miliardo del Pnrr sarà destinato alla bonifica dei siti orfani in Campania

20 nel napoletano, 19 a Caserta, 7 in provincia di salerno, 5 a Benevento e 3 ad Avellino

mezzo miliardo del pnrr sara destinato alla bonifica dei siti orfani in campania

Micillo (M5S): Vittoria immensa per i nostri territori

Con il decreto 222 del 22 novembre 2021 il Ministero della Transizione ecologica ha approvato l’elenco degli oltre 260 “siti orfani” individuati dalle Regioni che saranno riqualificati grazie a un investimento di oltre 5 miliardi di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Per “sito orfano” si intende, secondo quanto indica il DM 269 del 29 dicembre 2020, un’area potenzialmente contaminata per la quale il responsabile dell'inquinamento non è individuabile o non provvede a tutti gli adempimenti normativi previsti. In tutti questi casi l'onere degli interventi sostitutivi di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale è in carico alla pubblica amministrazione.

Il decreto consentirà per 54 siti contaminati presenti in Campania l’avvio delle fasi di bonifica attese da diversi anni, disinnescando una potenziale fonte di pericolo per l’ambiente e alleggerendo le amministrazioni locali di un onere particolarmente gravoso soprattutto per le piccole comunità.

In Campania vi sono 54 siti ai quali non possono essere attribuite responsabilità. 20 sono solo nel territorio della città Metropolitana di Napoli, mentre 19 in quello della Provincia di Caserta. 7 si trovano nella Provincia di Salerno, 5 nella Provincia di Benevento e 3 in quella di Avellino.

 "Sono tutti inseriti all’interno dell’elenco che il Ministero potrà finanziare con i 500 milioni di euro messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A questi, però, vanno aggiunti i 105 milioni di euro previsti con apposito decreto nel 2020». Lo ha detto il deputato del MoVimento 5 Stelle Salvatore Micillo, commentando la notizia.
«I siti orfani sono quelle aree contaminate la cui responsabilità dell'inquinamento non è attribuibile ad alcuno: discariche abusive, interramenti illeciti, utilizzo di compost fuori specifica su terreni agricoli anziché in discarica. In tali aree non è mai stata avviata bonifica e non sono mai stati previsti dei finanziamenti per farla». Ha spiegato il componente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. «Per tali siti non esistevano definizioni e procedure per consentire il sostegno economico alle amministrazioni che intendevano farsi carico dell’onere della bonifica. Una difficoltà quindi anche a livello burocratico, adesso superata». Ha proseguito ancora il pentastellato Micillo.
«La Tutela ambientale è al centro della Transizione ecologica e le bonifiche ne rappresentano il cuore. Ringrazio Sergio Costa per aver iniziato questo lavoro e Ilaria Fontana per averlo continuato». Così ha concluso il deputato M5S Salvatore Micillo