Il porto di Castellammare di Stabia resta fuori dalla ripartizione dei fondi gestiti dall’Autorità Portuale, che privilegia gli scali di Napoli e Salerno. A lanciare l’allarme è il gruppo di maggioranza Base Popolare Democratici e Progressisti, che da tempo chiede maggiore attenzione per la darsena stabiese. «Come avevamo previsto e denunciato già nel 2023, Castellammare resta senza finanziamenti e nessun cantiere verrà aperto. È una situazione grave e inaccettabile», afferma il gruppo consiliare.
La denuncia di Apuzzo
A rincarare la dose è il consigliere di maggioranza Maurizio Apuzzo, che punta il dito contro l’amministrazione Vicinanza, accusata di non aver fatto valere le proprie ragioni. «Dal 2007 gli operatori locali hanno versato oltre 10 milioni di euro all’Autorità Portuale in canoni demaniali, ricevendo in cambio solo piccoli interventi di manutenzione», sottolinea Apuzzo. Il consigliere ricorda inoltre che la città ha già perso in passato un finanziamento di 35 milioni di euro deliberato dal Cipe senza che nessuno, tranne i sindacati, si opponesse con decisione.
La richiesta di un confronto
Di fronte a questa situazione, il gruppo consiliare chiede un confronto allargato a tutte le forze sociali e agli operatori del porto per discutere il futuro dell’infrastruttura. «Forse è giunto il momento di aprire un dibattito sul Piano Regolatore del Porto, coinvolgendo i cittadini e le categorie interessate», afferma il gruppo. L’appello è rivolto direttamente al sindaco Vicinanza, invitato a prendere posizione e a farsi promotore di una strategia per il rilancio del porto stabiese.