Partito animalista: "Denunceremo tutti gli abusi della notte di Capodanno"

"Basta botti di fine anno"

partito animalista denunceremo tutti gli abusi della notte di capodanno

Basta botti di fine anno, oltre ad ottenere divieti, il partito animalista è pronto a denunciare tutti gli abusi della notte di capodanno...

Pronti a denunciare gli abusi. Lo ribadisce Cristiano Ceriello, presidente del partito animalista italiano e legale a difesa dei diritti di ambiente ed animali. Oltre ad aver ottenuto, con la Campagna #Bastabotti2026, divieti ai botti per le feste in diverse città, il partito animalista italiano è pronto con il suo ufficio legale a denunce, esposti e richieste di danni per gli abusi che potranno esserci nella notte di capodanno.

"Non solo i comuni che hanno operato i divieti, in caso di mancata applicazione delle ordinanze, rischiano l'omissione d'atti d'ufficio ma anche danno erariale per non aver applicato le sanzioni ai trasgressori.

D'altro canto anche i comuni che non hanno operato divieti, sono ancora di più responsabili per “culpa in vigilando” per la sicurezza pubblica di persona, ambiente e animali in caso di abusi gravi e danneggiamenti dei cittadini.

In particolare si ricorda come lo sparo pericoloso di botti sia punito dall'art. 703 del codice penale e dai regolamenti di ordine pubblico, anche a capodanno i botti sono vietati dove siano presenti persone, animali, vicino ad abitazioni o ovunque possano recare disturbo, danno o molestia.

E' per questo che è necessario che i comuni, e gli enti responsabili, controllino e facciano eseguire la legge per la sicurezza di tutti".

Il partito animalista Italiano e l'avvocato Ceriello invitano cittadini e simpatizzanti a segnalare con video e foto gli abusi che avverranno nella notte di capodanno, con indirizzi che si trovano sul sito web: www.partitoanimalista.org

A dare supporto agli animalisti ci sarà anche l'associazione dei consumatori “Difesa consumatori e Ccontribuenti”, abilitata alle class action nell'apposito elenco presso il ministero della giustizia, per cui sono anche pronte “class action”.

Insomma non solo divieti, ma si necessita di controlli e multe che, in mancanza, il partito animalista si appresta a denunciare con i suoi esperti dell'ufficio legale, affinchè sia davvero un buon 2025.