Superbonus 110%, l'allarme di Federcepi: "Chiedono tassi usurai"

"Tantissime imprese, strozzate da queste assurde pretese del sistema bancario"

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Oltre 62 miliardi di investimenti ammessi a detrazione: ma sulla monetizzazione dei crediti “tassi quasi usurari” : tra interessi e commissioni si richiedono tassi vicini al 30%.

Federcepicostruzioni: ci rivolgeremo al Ministero e all’ABI per contrastare questa vergognosa speculazione che sta bloccando cantieri e spingendo le aziende verso il fallimento.

“Oltre 62,4 miliardi di investimenti ammessi alle detrazioni, dei quali 46,6 per lavori conclusi: ma ammontano ancora a svariati miliardi i crediti bloccati per le difficoltà legate alla cessione, e sono tantissimi i cantieri fermi, che non riescono a riprendere le attività.

“Sono tantissime le imprese – commenta il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi - che continuano ogni giorno a scontrarsi con difficoltà insormontabili: non solo i problemi legati alla cessione. C’è purtroppo anche un atteggiamento palesemente speculativo da parte dei soggetti preposti a rilevarli, che per acquisire i crediti da Superbonus a 4 anni, chiedono interessi e commissioni che variano dal 25 al 30% : siamo fuori da ogni logica e da ogni regola di mercato”.

Così tantissime imprese, strozzate da queste assurde pretese del sistema bancario e finanziario, non riescono più a stare nei costi e a garantire i lavori appaltati.

“Invieremo quanto prima un appello al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti – conclude il presidente Lombardi - e al presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, affinché si intervenga sollecitamente non solo per rendere più agevole e fluido il meccanismo della cessione, ampliando il più possibile le possibilità di utilizzo dei crediti acquisiti, ma anche per frenare questi atteggiamenti palesemente speculativi, che costringono le imprese a rinunciare anche al 30% di quanto fatturato, pur di monetizzare crediti che altrimenti rimarrebbero nei cassetti”.