Si parte: referendum, regionali e comunali al voto 5 milioni

La grande sfida per Palazzo Santa Lucia, e poi il referendum e le partite in comuni importanti

si parte referendum regionali e comunali al voto 5 milioni

Si sono aperti questa mattina alle 7 i seggi per le elezioni: cittadini chiamati a decidere se tagliare o no il numero dei parlamentari, il nuovo Consiglio regionale della Campania e in alcuni casi anche il nuovo consiglio comunale.
Chiamati al voto circa 5 milioni di cittadini in Campania, ma tra covid, caldo e disaffezione per la politica è praticamente univoca la previsione di un'affluenza bassa.
Per il consiglio regionale c'è De Luca, con una corazzata di quindici liste, dal Pd a Italia Viva fino ai mastelliani di Noi Campani. Otto quelle a sostegno di Caldoro, nella terza sfida tra i due: la bella, visto che nel 2010 vinse Caldoro, nel 2015 De Luca. Per i Cinque Stelle la Ciarambino, anche lei già della partita Cinque anni fa, e poi Giuliano Granato per Potere al Popolo, Saltalamacchia per Terra, Angrisano per il Terzo Polo e Cirillo per il Partito delle buone maniere.


Per quanto attiene alle comunali A Giugliano a febbraio scorso la legislatura era finita con Poziello sfiduciato: l'ex sindaco si ripresenta, sponsorizzato dall'ex premier Renzi accorso in città per sostenerlo. Interessante sarà osservare la performance degli sfidanti, soprattutto di Nicola Pirozzi, sostenuto da un'alleanza di Pd e Cinque Stelle che ricalca dunque quella che vige a livello governativo. A contendere lo scranno più alto a Poziello anche Maisto, sostenuto dal centrodestra e Arianna Organo di Potere al Popolo.

L'alleanza giallo-rossa viene replicata anche a Pomigliano d'Arco, a sostegno di Gianluca Del Mastro, e sfida il centrodestra di Maurizio Caiazzo e le alleanze civiche di Elvira Romano e Vincenzo Romano. Anche a Caivano Pd e grillini vanno assieme, a sostegno di Enzo Falco che sfida il centrodestra di Ponticelli e l'ex dem Angelino.

Ad Ercolano invece il Pd sostiene il renzianissimo Buonajuto, ma qui il Movimento Cinque Stelle non ha presentato liste ufficiali: c'è una civica dal nome e dal simbolo eloquente, “Pentastellati”, a sostegno dell'altrettanto civica Colomba Formisano, altri candidati a sindaco sono Pierluigi Sorrentino e Luigi Parentato.

In provincia di Caserta la sfida più importante è certamente quella di Marcianise: Velardi, decaduto dopo la sfiducia in consiglio, si ripresenta sostenuto da civiche. A sfidarlo Dario Abbate per il centrosinistra, Antonio Tartaglione per il centrodestra, Alessandro Tartaglione, Anna Arecchia e Gaetano Marchesello sostenuti da liste senza simboli di partito.

Nel salernitano occhi puntati su Cava De'Tirreni: l'uscente Servalli (Pd), viene sfidato da Murolo per il Centrodestra, Trezza per Potere al Popolo, Giuseppe Benevento per il Movimento Cinque Stelle e i civici Luigi Petrone (detto fra' Gigino per il suo passato da frate) ed Enrico Bastolla. Al voto anche Angri, Eboli e Pagani.

In Irpinia la sfida più importante è quella di Ariano Irpino: è durata poco l'avventura di Franza, eletto a sorpresa al ballottaggio, ma senza maggioranza. Franza si ripresenta sostenuto da Pd e Cinque Stelle, e a sfidarlo c'è il centrodestra con La Carità, il mastelliano La Vita e il civico Luparella. A Cervinara termina il governo decennale di Filuccio Tangredi.

Nel Sannio a Sant'Agata de'Goti Valentino, sindaco per dieci anni, si ricandida dopo una breve parentesi di un anno con il paese guidato dalla ex valentiniana di ferro Giovannina Piccoli, che oggi sostiene l'avversario del segretario provinciale dem, Salvatore Riccio