"Fico è un signore che non ha mai avuto una responsabilità gestionale, tranne quella di prendere l’autobus il primo giorno della nomina a presidente della Camera perché poi dal giorno dopo è andato a Montecitorio con sette autisti e nove camerieri".
Dal palco della Versiliana il leader di Azione, Carlo Calenda, cannoneggia Roberto Fico, candidato presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali. L'intesa, dopo settimane di tira e molla, si è sbloccata.
Ma i centristi si sfilano dall'accordo: "Piuttosto che votare Fico mi taglio le mani", l'affondo. Calenda ha poi rincarato la dose: "Io non lo voto, non lo supporto, se ci sono dei consiglieri regionali che lo vogliono fare fatti loro, se li perderò non me ne frega niente".
