Scuola, Confapi: le paritarie si dissociano dai "diplomifici"

La presa di posizione del presidente Valentino Ercolino

scuola confapi le paritarie si dissociano dai diplomifici

"Chi doveva controllare e chiudere la scuola per quale motivo non l'ha fatto?"

Un servizio di Luca Abete, andato in onda il 15 gennaio 2021 nella trasmissione Striscia la notizia su Canale 5, denuncia a Pastorano in provincia di Caserta una struttura paritaria che, in cambio di denaro assicurerebbe il punteggio alle maestre che svolgono attività d’istruzione, un episodio gravissimo che va a discapito dell’intera categoria di scuole paritarie virtuose che svolgono un servizio di funzione pubblica.

Il presidente Valentino Ercolino in nome e per conto degli iscritti della sezione Confapi scuole paritarie della Campania, dichiara quanto segue: «Ben vengano servizi del genere che denunciano un fenomeno tanto grave di scuole che, si definiscono “paritarie” ma invece fanno parte di quelle scuole “posticce e furbette” dette postifici e diplomifici che, inevitabilmente infangano la categoria, composta da tanti imprenditori competenti che realmente risultano essere il fiore all’occhiello dell’istruzione scolastica paritaria sul territorio della Regione Campania.

A tal proposito ricordo che, la legge 62/2000 prevede controlli seri e stringenti in tutela del personale scolastico e la formazione dei bambini e ragazzi che frequentano la scuola. Lo Stato e gli organismi ministeriali, l’Ufficio Provinciale del Lavoro, sono gli enti preposti designati ad effettuare le visite ispettive per verificare la correttezza della gestione all’interno delle strutture. La domanda sorge spontanea, chi doveva controllare e chiudere la scuola per quale motivo non l'ha fatto?

In un paese civile occorre vigilare, avendo già ricevuto delle segnalazioni, e se è il caso denunciare, così com’è accaduto nel servizio del giornalista Abete, sperando che ci sia un intervento celere nei riguardi della scuola in questione questo per il bene dell’intera comunità educate delle scuole paritarie».