Febbre alta e convulsioni, 17enne è grave: "Non è meningite"

Migliora lentamente il giovanissimo di Mondragone

Mondragone.  

Non è stato colpito da meningite il 17enne di Mondragone trasferito d'urgenza ieri al Cotugno di Napoli. Il ragazzo era stato trasportato ieri al pronto soccorso dalla clinica Pineta Grande di Castelvolturno, con febbre alta e crisi di epilessia. Visti i sintomi, stamattina ne è stato disposto il trasferimento al Cotugno di Napoli.

Le analisi, effettuate questa mattina, hanno smentito una possibile infenzione da mingococco. Lo confermano fonti vicine all'ospedale anche se si attende la piena ufficialità della notizia che potrebbe essere affidata ad una nota dell'Azienda Sanitaria, nelle prossime ore. 

Intanto da tutti i vertici sanitari campani arrivano rassicurazioni dopo la morte del 18enne di Agerola la scorsa settimana.

«Nessun rischio epidemia da meningite in Campania». Ad assicurarlo è Maria Triassi, presidente della Commissione vaccini in Campania. «Ora c'è più che altro una psicosi - dice - molte febbri alte sono coincise con il picco influenzale». «Nel 2017, ad oggi, non ci sono casi accertati - sottolinea - Nel 2016 abbiamo avuto 26 casi in linea con i 30 casi normalmente registrati in un anno in Campania». Il consiglio è di non correre immediatamente al pronto soccorso per la febbre alta «ma solo se ci sono tra i sintomi anche rigidità della nuca e vomito importante». Sul fronte dei vaccini, non obbligatorio, ma in ogni caso consigliato, come spiega Triassi, «c'è eterogeneità tra le varie Asl».



«Quello da menginococco C è offerto gratuitamente per i bambini di 12 mesi - prosegue - e c'è il vaccino quadrivalente per gli adolescenti». Nel caso in cui un adulto volesse vaccinarsi è possibile recarsi in farmacia e comprarlo. Per tutti valgono i seguenti consigli: evitare luoghi molto affollati, cambiare aria nei luoghi chiusi.