Italy Village, Riesame conferma sequestri

Promossa dai giudici la linea dura di carabinieri e finanza a Baia Domizia

Caserta.  

Promossa la linea dura di carabinieri e finanza contro l'abusivismo. I giudici del Riesame confermano i sequestri effettuati a Baia Domizia ai danni di Italy Village.

L'operazione era scattata il 6 giugno scorso. Impegnati i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca e della stazione di Baia Domizia, unitamente ai finanzieri della fompagnia di Mondragone.

Firmato dal Gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, è stata data esecuzione ad un decreto con il quale si disponeva il sequestro preventivo di circa una cinquantina di unità immobiliari site all'interno del complesso turistico "Italy Village" ubicato nel comune di Sessa Aurunca, località Baia Domizia.

Gli immobili venivano sequestrati perché oggetto, negli anni 2014 – 2015, di una speculazione edilizia conseguente ad un'opera di lottizzazione abusiva posta in essere da Luigi Mennillo, 47 anni di San Cipriano d'Aversa, imprenditore del settore edile. che acquistò ad ottobre 2014 l'intera quota di partecipazione de "La Serra Resort".

Costruito alla fine degli anni '60 in "Zona Residenziale Turistica", peraltro sottoposta dal 2000 anche a vincolo turistico con apposita legge regionale, secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Domenico Musto, grazie a più operazioni catastali il complesso veniva frazionato per trasformarlo in piccole residenze: una serie di bungalow in muratura di diversa metratura con destinazione alberghiera e creando 43 subalterni (poi divenuti 39) con destinazione residenziale "economica" (categoria catastale A/4), così da poter poi vendere questi ultimi bungalow a privati acquirenti, cosa che di fatto avveniva.

Ciò comportava la perdita della unitaria destinazione d'uso turistica della struttura che diveniva, almeno in parte, residenziale in violazione della vigente normativa urbanistica.

Ovvio che gli acquirenti proponevano ricorso avverso tale sequestro. Ma i giudici del Tribunale del Riesame hanno confermato la solidità dell’impianto accusatorio.

Sono in corso accertamenti per chiarire la correttezza delle trascrizioni degli atti di acquisto degli immobili, effettuate dai notai in relazione a questa vicenda.