Una banda di trafficanti di migranti con a capo un tunisino convertitosi alla Jihad: è stata scoperta dai carabinieri del Ros che, coordinati dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno arrestato otto stranieri con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e alla falsificazione di documenti. Uno dei destinatari della misura cautelare, ritenuto il capo, è indagato anche per terrorismo dalla procura distrettuale di Napoli. Al centro delle indagini del Ros un'organizzazione criminale che, in cambio di denaro, predisponeva e faceva rilasciare da aziende tessili compiacenti contratti di lavoro e buste paga fittizie in favore di altri immigrati maghrebini, consentendo loro di ottenere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro e regolarizzando così la loro posizione in Italia. Capo e promotore dell'organizzazione criminale un tunisino, indagato dalla procura antiterrorismo di Napoli per associazione con finalità di terrorismo internazionale.
I carabinieri sono arrivati al tunisino dopo aver esultato in arabo, su Facebook, dopo gli attentati in Francia. L'uomo risiedeva a San Marcellino, in provincia di Caserta. Secondo l'accusa le otto persone arrestate all'alba, e in particolare il tunisino, riuscivano a far ottenere falsi contratti di lavoro e buste paga altrettanto false a loro connazionali per il successivo rilascio del permesso di soggiorno. Nell'inchiesta sono indagati anche i titolari di alcune aziende tessili del casertano che hanno firmato i falsi contratti di lavoro. Questa mattina il blitz dei carabinieri del Ros di Caserta, agli ordini del capitano Francesco Cardetta, coordinato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone e dall'aggiunto Antonio D'Amato. Sette persone sono state quindi arrestate con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso documentale. Il tunisino, invece, è indagato anche per attività eversiva da parte della procura distrettuale antiterrorismo di Napoli.
red. Ce
