"La nostra non è una sfida generazionale"

Caserta, in prima linea i giovani democratici

Una iniziativa partecipata quella di Aversa con una sala gremita, oltre centocinquanta i partecipanti che forse hanno visto nei giovani democratici quello che da troppo tempo manca al partito...

Caserta.  

Il partito democratico della Provincia di Caserta  e i dirigenti regionali e nazionali non dovrebbero avere il minimo indugio sulla richiesta dei giovani democratici di essere presenti alle prossime politiche con la candidatura del  loro Segretario Provinciale, Pasquale Fiorenzano, nel listino proporzionale.

Ieri nella sede del Partito Democratico di Aversa, visto lo sfratto esecutivo subito dalla sede provinciale, i giovani democratici hanno dimostrato con grande fierezza di essere una proposta politica non solo credibile per la grande capacità di sviluppare proposte e declinare temi fondamentali ma per la grandissima capacità di coinvolgere persone adulte , riferimenti istituzionali, consiglieri comunali. Qualcosa che ha oltrepassato la barriera del livello generazionale.

Una iniziativa partecipata quella di Aversa con una sala gremita, oltre centocinquanta i partecipanti che forse hanno visto nei giovani democratici quello che da troppo tempo manca al partito: capacità di ascolto e contatto reale coi cittadini. Alla iniziativa hanno preso parte Sgambato ed Esposito che ancora una volta hanno declinato la loro grandissima sensibilità le giovani generazioni del Pd, ma non è mancata la presenza di diversi segretari di circolo del pd, del consigliere provinciale Marco Villano. Assenti giustificati da impegni istituzionali invece Picierno e Graziano che hanno già inviato la disponibilità per le prossime iniziative.

I lavori si sono conclusi con l’intervento di Pasquale Fiorenzano : "la nostra non è una sfida generazionale. Non siamo interessati a nessuna quota giovani. Noi in questo Partito abbiam dovuto spesso fare più gli adulti che i giovani.  Abbiamo attraverso il nostro lavoro e la nostra passione spesso rimediato ad errori indegni e sconfitte laceranti della classe dirigente del Partito. Siamo riusciti ancora oggi a rappresentare un sentimento di fiducia e speranza. Nessuno di noi intende questa battaglia come un modo  per sottrarsi dall’attaccare i manifesti o offrire le nostra capacità pratiche nella organizzazione del Partito, ma abbiamo bisogno di uno spazio in cui dimostrare a chi sostiene il nostro percorso che nel Partito Democratico la militanza, l’impegno  e la passione sono fattori che vengono premiati e riconosciuti degnamente. Il Partito dica chiaramente se noi meritiamo questa opportunità oppure tra gli studenti, tra i giovani, tra i disoccupati giovani, tra i precari, tra quelli che vogliono andarsene via dall’Italia preferisce mandare in questa campagna elettorale altre figure e consegnare quella fascia di elettorato alle destre e al populismo del movimento 5 stelle."