Sarà forse perché Napoli è una città accogliente, vivace e gioiosa, ricca di contraddizioni ma sicuramente reale e verace, così come i napoletani e forse proprio per questo, la città rimane nel cuore di chi la visita almeno una volta nella propria vita!
Parlando della squadra di calcio, il Napoli è stata una fucina di talenti, tanti dei quali sono delle vere e proprie leggende a livello mondiale, che hanno contribuito alla crescita della squadra anno dopo anno, scudetto dopo scudetto.
Tra i giocatori che hanno scritto la storia del Napoli dobbiamo annoverare senza alcun dubbio: Maradona, Careca, Hamsik, Insigne, Ferrara, Cavani, Cannavaro e Renica, proprio quest’ultimo ha rilasciato un’intervista davvero interessante sul blog di ExpressVPN.
Ma chi è Alessandro Renica?
Alessandro Renica è un commentatore e un ex difensore del Napoli, che durante la sua carriera ha giocato ben 136 partite con la maglia bianco azzurra e ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa UEFA.
Molti i gol segnati dall’ ex giocatore, ma tra i gol più belli bisogna annoverare senza alcun dubbio quello storico contro la Juventus durante la Coppa UEFA: si trattò di un’azione decisiva che permise alla squadra di superare il turno e di andare poi a vincere il trofeo continentale.
Nell’intervista, Renica fa un parallelo tra gli scudetti vinti durante la sua carriera, quindi quello del 1987 e quello del 1990 e l’ultimo del 2023, dove al di là della performance calcistica emerge una città e una popolazione ben diversa, infatti il primo scudetto soprattutto fu una vera e propria rivalsa nei confronti dell’Italia e del mondo intero.
Questo avvenne perché il capoluogo partenopeo e i suoi abitanti erano da sempre associati a calamità naturali, criminalità organizzata e povertà: insomma non proprio una bella fama per una città da sempre abituata a relazioni e scambi commerciali internazionali.
Oggigiorno, invece Napoli è una metropoli, una città cosmopolita che non ha nulla da invidiare a metropoli internazionali come Parigi, Berlino, Roma o New York.
É una città consapevole del proprio valore che non deve rivendicare nulla né a livello nazionale né internazionale, una città europea che vanta eccellenze in vari settori come moda, arte, teatro e cultura.
Pensando al Napoli, viene subito in mente Diego Armando Maradona, conosciuto anche come El Pibe de Oro, un vero e proprio personaggio leggendario non solo del calcio mondiale e icona del Napoli ma legato alla città e alla gente di Napoli.
Infatti, Maradona si affezionò profondamente a Napoli, alla squadra di calcio e soprattutto ai napoletani che col loro calore, con la loro gioia di vivere e con l’affetto gli ricordavano la natìa Argentina: forse per questo el goleador rimase sempre legato a questa terra, spesso contraddittoria ma tanto ricca di emozione, pathos e vivacità.
Ovunque, nel mondo il binomio Maradona e Napoli è, era e sarà per sempre imprescindibile.
Maradona fu un vero condottiero che divenne ed è ancora oggi un eroe e un simbolo per la città.
Ma chi ha preso oggi il posto di Maradona?
Decisamente nessuno, non fraintendete il nostro pensiero, ma ogni leggenda è unica e irripetibile, tuttavia, nel 2023 se dobbiamo parlare di un uomo chiave è decisamente Osimhen, ma è inutile fare confronti col Pibe de Oro, Maradona è la leggenda e non potrà mai essere soppiantato!
Pur volendo mettere a confronto i due campioni hanno due stili di leadership e di gioco completamente diversi: Maradona era uno stratega solitario, Osimhen è un leader che guida il gruppo verso l’obiettivo, infatti per la vittoria di questo scudetto ogni componente del team è stato fondamentale per portare la squadra alla conquista del tricolore.
Si tratta di una nuova epoca per il Napoli, infatti dopo 33 anni ha vinto il terzo scudetto, ma questo non significa che debba aspettare nuovamente un determinato numero di anni per poter vincere nuovi titoli, anzi con una grinta così, ci aspettiamo che il Napoli vinca presto altri premi sia in Italia che a livello mondiale.
Le leggende non tramontano, tuttavia possono brillare nuove stelle nel firmamento calcistico e siamo sicuri che Osimhen e compagni siano destinati davvero a compiere grandi imprese!
