Donazione 5x1000: quale ruolo gioca per gli enti di volontariato?

Per molte associazioni non profit le donazioni rappresentano una risorsa fondamentale

Il 5 per mille è uno strumento fondamentale con cui i cittadini possono sostenere l’operato degli enti non profit.

Si tratta di una scelta responsabile che al singolo contribuente non costa nulla, infatti è una quota delle tasse sulle persone fisiche a cui lo Stato rinuncia a favore delle organizzazioni del terzo settore iscritte agli elenchi dell’Agenzia delle Entrate.

Per molte associazioni non profit le donazioni effettuate attraverso il 5x1000 rappresentano una risorsa fondamentale, con cui sono in grado di fornire servizi essenziali alle persone più vulnerabili della società. Inoltre, come previsto dalla legge, le organizzazioni pubblicano i propri bilanci per garantire la massima trasparenza, quindi è possibile verificare come vengono utilizzate le risorse.

Come funziona il 5 per mille e in che modo donare

Nonostante esistano vari modi per sostenere il lavoro degli enti di volontariato e delle Onlus, il 5 per mille è lo strumento più semplice e completamente gratuito a disposizione dei contribuenti.

Si tratta di una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche che è possibile destinare alle organizzazioni non profit, introdotto con la Finanziaria del 2006 (legge n. 266 del 23 dicembre 2005) e rinnovato nel 2017 con la Riforma del Terzo Settore (D.Lgs. 111/2017).

Questo strumento consente di realizzare una donazione semplice e gratuita, con la possibilità di decidere a chi destinare il 5 per mille per sostenere direttamente l’opera sociale di una specifica organizzazione non profit. Si tratta di un piccolo gesto che non costa nulla, ma è in grado di fare la differenza, per assicurare che i bisogni fondamentale delle persone in condizioni di disagio e di difficoltà siano soddisfatti trovando aiuto e sostegno quando più ne hanno più necessità.

Possono beneficiare del 5x1000 tutti gli enti iscritti al RUNTS, il Registro unico nazionale del terzo settore, comprese le cooperative sociali. Al momento di compilare la dichiarazione dei redditi i contribuenti possono decidere se destinare il 5 per mille a una delle categorie disponibili, oppure scegliere di riservare questa somma a un’organizzazione specifica. Nel primo caso basta selezionare la casella corrispondente alla categoria, nel secondo invece bisogna inserire il codice fiscale dell’ente a cui devolvere la quota.

Per esempio, puoi destinare il 5x1000 a Opera San Francesco, realtà che da oltre 60 anni assicura primaria accoglienza e un aiuto concreto a Milano a uomini e donne in difficoltà, sempre nella massima trasparenza. Infatti, è possibile visionare il bilancio sociale dell’associazione online, con il dettaglio dei ricavi, dei costi e il resoconto di tutte le attività realizzate ogni giorno in prima linea a favore dei poveri.

Come si finanziano gli enti del terzo settore

L’attività svolta dagli enti del terzo settore richiede un adeguato supporto finanziario, con risorse indispensabili per sostenere i costi dei servizi diretti e indiretti forniti dall'organizzazione non profit a beneficio della collettività. Si tratta per esempio delle spese per il mantenimento delle strutture e il pagamento degli stipendi, poiché oltre al contributo dei volontari gli enti hanno bisogno anche di lavoratori qualificati per assicurare alcuni servizi essenziali.

A seconda dell’attività, inoltre, le risorse finanziarie servono per mantenere mense per le persone in difficoltà economica, fornire beni di prima necessità e prodotti per l’igiene personale, mettere a disposizione dei meno fortunati farmaci e servizi sanitari, offrire accoglienza e ospitalità. Le organizzazioni devono anche pagare le utenze, acquistare i beni da distribuire ai poveri e le attrezzature necessarie con cui dipendenti e volontari possono aiutare il prossimo.

Spesso queste risorse provengono in gran parte dalle donazioni del 5x1000, una fonte indispensabile di fondi con cui gli enti del terzo settore possono assicurare una serie di servizi fondamentali a sostegno delle persone più svantaggiate.

Le organizzazioni del terzo settore possono finanziare l’attività sociale anche attraverso donazioni aziendali, di enti pubblici di merci e lasciti, per esempio la fornitura da parte di alcune imprese di alimenti da usare nelle mense sociali o di abiti per l’accoglienza.

Gli enti non profit possono supportare l’attività sociale anche attraverso le donazioni private libere, ossia al di fuori del 5 per mille. Su queste donazioni le persone fisiche possono usufruire anche di importanti agevolazioni fiscali. Le somme, infatti, sono deducibili fino al 10% del reddito imponibile complessivo senza limite massimo d’importo, altrimenti si può accedere a una detrazione d’imposta del 30% fino a un massimo di 30.000 euro.