Sfiducia a Santanchè: la Camera discute la mozione tra assenze e tensioni

La ministra del Turismo al centro del dibattito parlamentare, mentre la maggioranza si divide

sfiducia a santanche la camera discute la mozione tra assenze e tensioni

numerose assenze tra i banchi della maggioranza, con particolare evidenza per Forza Italia e Lega. Le opposizioni accusano la ministra di conflitto di interessi e di aver mentito al Paese, mentre il Partito Democratico interpella la premier Meloni

La Camera dei deputati ha avviato la discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, presentata dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta dalle altre forze di opposizione. L'aula ha registrato numerose assenze tra i banchi della maggioranza, con particolare evidenza per Forza Italia e Lega. Le opposizioni accusano la ministra di conflitto di interessi e di aver mentito al Paese, mentre il Partito Democratico interpella la premier Giorgia Meloni sulla sua posizione riguardo alla vicenda.

Le accuse delle opposizioni: conflitto di interessi e mancanza di trasparenza

Durante la discussione, Vittoria Baldino del Movimento 5 Stelle ha illustrato la mozione, definendo Santanchè "un conflitto di interessi che cammina" e accusandola di aver mentito al Paese. Ha sottolineato che la ministra non avrebbe dovuto essere nominata e ha evidenziato la sua resistenza nel mantenere la posizione nonostante le controversie. Federico Gianassi del Partito Democratico ha criticato la maggioranza per aver abbandonato la ministra, evidenziando le numerose assenze tra i banchi di Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Ha inoltre accusato la premier Meloni di scappare di fronte ai problemi, chiedendo se sia "ricattata" dalla ministra del Turismo.

La reazione della ministra e le tensioni in aula

Al termine degli interventi, la ministra Santanchè ha lasciato l'aula senza replicare, suscitando proteste dalle opposizioni, con esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno gridato "Vergogna!". Il vicepresidente di turno, Fabio Rampelli, è intervenuto per placare gli animi, ricordando che la ministra ha la facoltà di replicare in una seduta successiva.

Le divisioni nella maggioranza e le prospettive future

La discussione ha evidenziato una spaccatura all'interno della maggioranza. I banchi di Forza Italia, Lega e Noi Moderati sono rimasti vuoti, mentre solo una decina di deputati di Fratelli d'Italia erano presenti. Nessun deputato della maggioranza si è iscritto a parlare durante la discussione generale, scelta interpretata dalle opposizioni come segno di imbarazzo e disaccordo interno. I tempi per il voto sulla mozione di sfiducia restano incerti e potrebbero slittare a causa di altri impegni parlamentari, come l'esame dei decreti Emergenze e Pnrr.

Governo sotto pressione

La mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè rappresenta un momento critico per il governo Meloni, evidenziando tensioni sia all'interno della maggioranza che tra governo e opposizione. La gestione della vicenda potrebbe avere ripercussioni significative sugli equilibri politici e sulla percezione dell'esecutivo da parte dell'opinione pubblica.