Critiche dall'ultradestra americana
L'elezione di Leone XIV ha scatenato dure critiche da parte dell'ultradestra americana. Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, ha definito il nuovo papa "la peggior scelta per i cattolici MAGA", sostenendo che la sua elezione rappresenti un voto anti-Trump da parte dei "globalisti della Curia" . Laura Loomer, influencer e figura di spicco del movimento, ha rincarato la dose, definendo Leone XIV "un'altra marionetta marxista in Vaticano" .
Posizioni progressiste e tensioni politiche
Le critiche si basano anche su precedenti dichiarazioni di Leone XIV, che ha espresso posizioni progressiste su temi come l'immigrazione e la giustizia sociale. In passato, ha criticato le politiche migratorie dell'amministrazione Trump e le interpretazioni restrittive dell'ordo amoris da parte del vicepresidente JD Vance . Queste posizioni hanno alimentato le tensioni con i sostenitori di Trump, che vedono nel nuovo papa una figura ostile ai loro valori.
Accuse di insabbiamenti di abusi
Oltre alle critiche politiche, Leone XIV è stato oggetto di accuse riguardanti presunti insabbiamenti di abusi sessuali durante il suo ministero in Perù e a Chicago. Organizzazioni come SNAP e Bishop Accountability hanno sollevato dubbi sulla sua gestione di casi di abusi nella diocesi di Chiclayo e durante il suo incarico a Chicago . Tuttavia, il Vaticano ha smentito tali responsabilità, affermando che la condotta di Prevost è stata impeccabile e che ha incoraggiato le vittime a denunciare.
Reazioni ufficiali e prospettive future
Nonostante le polemiche, la Casa Bianca ha assicurato che non vi è alcun rancore tra l'amministrazione Trump e il nuovo pontefice. Donald Trump ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per l'elezione di Leone XIV, definendola un grande onore per gli Stati Uniti . Resta da vedere come si evolveranno i rapporti tra il Vaticano e l'amministrazione americana sotto la guida di Leone XIV.