E' stato per decenni un punto di riferimento di un variegato universo sociale e movimentista, ma ora si cambia. Da questa mattina, infatti, la polizia sta eseguendo lo sgombero del centro sociale "Leoncavallo" a Milano.
La Corte d'appello di Milano aveva condannato il ministero dell'Interno a versare tre milioni di euro a Orologio per il mancato sgombero degli scorsi anni e a sua volta il Viminale ha chiesto un risarcimento a Marina Boer, la presidente dell'associazione Mamme del Leoncavallo, ricorda l'Ansa.
"Avremo 30 giorni per trovare un accordo - commentano le "Mamme del Leoncavallo - è una tragedia".
Di tutt'altro avviso gli esponenti del centrodestra al Governo: "Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent'anni quell'immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell'occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità", le parole del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
"Il centro sociale Leoncavallo è stato per noi una scuola politica. Il movimento delle Tute Bianche è nato lì nel 1994 e lì abbiamo cospirato per preparare i contro-vertici di Praga e Genova". Lo scrive su twitter lo spagnolo Pablo Iglesias, ex leader di Podemos.
"Spero che trovino presto uno nuovo spazio. Fausto e Iao sempre nella nostra memoria", conclude Iglesias.
