L’Europa sta rivedendo le regole del cielo per restituire potere ai viaggiatori. In un contesto in cui le compagnie aeree impongono spesso supplementi nascosti o condizioni poco trasparenti, la commissione Trasporti del Parlamento europeo ha dato il via libera a una linea negoziale che mira a riportare l’equilibrio a favore del passeggero. Al centro della proposta c’è la volontà di non arretrare rispetto alle tutele attuali: il diritto al risarcimento dopo un ritardo superiore a tre ore rimane saldo e non potrà essere posticipato a quattro o sei ore, come alcune idee provenienti dal Consiglio. Il Parlamento vuole che la soglia resti invariata, mentre la distanza del volo inciderà solo sull’importo del risarcimento.
Sul fronte bagagli, la novità è sostanziale: ogni viaggiatore potrà portare gratuitamente in cabina un oggetto personale (borsa, zaino, computer) che si inserisca sotto il sedile, più un bagaglio a mano con dimensioni complessive non superiori a 100 cm e peso massimo di 7 kg. In più, per i minori fino a 14 anni (secondo alcuni articoli fino a 12 anni), si prevede che il vettore debba garantire il posto vicino all’adulto che li accompagna, senza sovrapprezzo. La proposta rafforza anche la trasparenza e la semplicità delle procedure: si vuole un modulo unico (e precompilato) per i reclami che le compagnie siano costrette a inviare o rendere disponibile entro 48 ore dall’evento. I passeggeri avrebbero fino a un anno di tempo per richiedere un risarcimento. Inoltre, le compagnie non potrebbero più imporre costi per il check-in, né far pagare la correzione di un errore ortografico, e dovrebbero offrire la scelta tra carta d’imbarco digitale o cartacea.
La proposta include un elenco definito di circostanze che possono esonerare le compagnie dal risarcimento — calamità naturali, guerre, condizioni meteorologiche estreme, vertenze sindacali impreviste (escludendo chiaramente gli scioperi del personale delle stesse compagnie) — seguendo la giurisprudenza della Corte Ue. Ma il percorso è ancora lungo: la linea negoziale uscita dalla commissione non è una legge. Il testo deve essere votato in plenaria e poi negoziato con il Consiglio e la Commissione nel trilogo. È prevedibile che nasceranno compromessi su limiti, eccezioni e tempistiche, specialmente se le compagnie aeree opporranno resistenza. In definitiva, se dovesse passare nella sua forma attuale, la proposta rappresenterebbe una svolta significativa: una nuova architettura normativa che restituisce certezza ai passeggeri e mette vincoli più rigidi alle pratiche commerciali delle compagnie.
