Glenn Martens presenta la sua visione per Maison Margiela Primavera 2026

Debutto parigino per Martens: equilibrio tra eredità e modernità

glenn martens presenta la sua visione per maison margiela primavera 2026

Il 4 ottobre 2025, durante la Settimana della Moda di Parigi, c’è stato il debutto di Glenn Martens che ha presentato la sua prima collezione prêt-à-porter con la Maison Margiela. Questo evento ha segnato un passaggio fondamentale per la storica maison belga. Martens, 42 anni, come successore di John Galliano all’inizio di quest’anno, ha presentato la collezione Maison Margiela SS26. Quest’ultima è composta da 61 look in cui ha saputo bilanciare sapientemente il rispetto per l’eredità della maison con la sua sensibilità architettonica personale. La scelta della cornice, Le 104, e l’accompagnamento musicale di un’orchestra formata da 61 bambini di Romilly-sur-Seine hanno conferito alla presentazione un tono suggestivo. Le interpretazioni volutamente imperfette dei brani classici di Mozart, Beethoven e Strauss hanno sottolineato l’approccio poetico e umano del designer, facendo eco alla sua filosofia di creare "concetti e proposte per la vita reale". Dopo l’ampio consenso ricevuto per la collezione haute couture Artisanal 2025, Martens ha consolidato la sua capacità di onorare le peculiari caratteristiche della Maison Margiela, introducendo al contempo un tocco di contemporaneità calibrata.

La transizione dal dramma teatrale di Galliano alla sobrietà architettonica di Martens

Con la nomina di Martens, Maison Margiela ha compiuto un evidente cambio di paradigma: dalla moda teatrale e narrativa di Galliano a una disciplina architettonica più contenuta e misurata. Dopo la partenza di John Galliano, lo stilista ha infatti scelto di privilegiare struttura e sobrietà, interiorizzando l’emozione nella costruzione dei capi piuttosto che nella performance scenica. I critici hanno riconosciuto in questo approccio una ricalibrazione consapevole in cui l’imperfezione non è più solo un effetto scenico ma una valorizzazione del design dei capi proposti.

Martens, già noto per il suo revival di Diesel dal 2020, ha dimostrato come la maturità stilistica consenta di comunicare senza ricorrere al clamore, trasformando la visione di Margiela in un equilibrio tra memoria storica e rilevanza contemporanea.

Il linguaggio di progettazione e i riferimenti archivistici

La collezionea opera di Glenn Martens per la Maison Margiela ha saputo fondere in maniera coerente alcune nuove proposte con riferimenti d’archivio, restando fedele all’etica del collettivo anonimo che contraddistingue la maison. I bocchini a quattro cuciture fanno parte dei dettagli che hanno definito l’espressione delle modelle, mentre la sartorialità decostruita si è manifestata in giacche sezionate e riassemblate con cuciture deliberate.

Le sovrapposizioni trasparenti, il denim e gli abiti sottoveste sulle giacche hanno dato vita a un linguaggio estetico a dir poco originale. Le stampe floreali che ricordano antiche carte da parati, i nastri adesivi usati come elementi decorativi e le tecniche di plastificazione che hanno permesso di creare corpetti statuari hanno fatto un’ulteriore positiva differenza ampliando l’impatto estetico della collezione. La sovversione dei tessuti ha fatto il resto introducendo delle novità inattese in alcune silhouette tradizionali.

Questa visione “architettonica” del design ha trasformato elementi quotidiani in esperienze visive, confermando l’abilità di Martens nel coniugare precisione e creatività.

I capi chiave e le proposte commerciali

Tra i protagonisti della collezione per la primavera 2026 spiccano le giacche “architettoniche” il cui assemblaggio sezionato riflette la formazione di Martens all’Accademia Reale di Anversa. Spiccano altresì le reinterpretazioni di alcune iconiche calzature firmate Margiela: le sneaker Future con dettagli moderni e gli stivali Tabi Claw con zeppe in plexiglass, per la prima volta introdotti nel prêt-à-porter dopo la collezione Artisanal 2025.

Una particolare attenzione è stata rivolta anche all’evoluzione della Box Bag, ripensata con bordi più morbidi e finiture in metallo spazzolato, trasformabile da tracolla a pochette tramite l’inserimento interno delle cinghie.

La palette cromatica generale si è aperta su toni neutri – neri, grigi e bianchi – per poi evolversi in motivi floreali e fantasie vivaci. Infine, capi di facile portabilità come trench, camicie bianche e abiti sottoveste con dettagli in pizzo abbinati a giacche in pelle hanno garantito equilibrio tra lusso concettuale e appeal commerciale, sottolineando l’idea di lusso indossabile. È possibile visionare i prodotti della collezione Maison Margiela online e nei negozi autorizzati.