Negli ultimi mesi il mercato automobilistico italiano ha evidenziato segnali di stabilità complessiva, ma allo stesso tempo mostra un cambiamento nelle modalità con cui le nuove vetture vengono utilizzate e immatricolate. Sempre di più, la formula del noleggio lungo termine si distingue come una delle protagoniste di questo mutamento, assumendo un peso rilevante soprattutto per quanto riguarda l’utenza aziendale e dei professionisti. Scorrendo i dati raccolti da ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici) e da Dataforce per il terzo trimestre del 2025, emerge un panorama che unisce opportunità e sfide per il settore dell’auto in Italia.
Un mercato auto che non cresce
Secondo le cifre più recenti, fornite sempre dal rapporto ANIASA, il totale delle immatricolazioni in Italia nel mese di ottobre 2025 è risultato pari a 125.826 vetture, segnando una flessione dello 0,6 % rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Prendendo invece in considerazione il totale dei primi dieci mesi di questo 2025, rispetto al 2024 il calo totale si assesta intorno al 2,7% e, pur non trattandosi di una contrazione grave, questi numeri descrivono un comparto che mostra poca spinta. In questo contesto il peso delle nuove immatricolazioni risulta frazionato tra acquisti privati, flotte aziendali e canali specializzati, fra cui spicca appunto il noleggio.
Il canale del noleggio assume un ruolo crescente
All’interno di questo scenario generale poco dinamico, il settore costituito dalle aziende di noleggio auto a lungo termine si distingue per performance decisamente positive. Nel terzo trimestre del 2025, infatti, le immatricolazioni del noleggio veicoli (ovvero vetture e veicoli commerciali leggeri) sono aumentate del +23,8%. In particolare, mentre le immatricolazioni di auto sono aumentate del 17,7% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2024, i veicoli commerciali leggeri sono cresciuti di oltre il 30%, confermando il sempre forte interesse di aziende e professionisti per questa tipologia di servizio.
Dal punto di vista dell’utilizzatore, infatti, il noleggio alle imprese è ancora largamente predominante: tra gennaio e settembre 2025 la quota dei privati nel noleggio a lungo termine ha raggiunto il 20,6 %, in crescita rispetto ai 16,7 % del 2024 ma ancora lontana dal livello della clientela aziendale. In altre parole, quasi quattro noleggi su cinque sono oggi destinati ad imprese e professionisti.
La scelta sempre più frequente delle aziende per il lungo termine si spiega con motivazioni operative: semplificazione della gestione del parco auto, copertura di servizi inclusi (manutenzione, assicurazione, assistenza), maggiore prevedibilità dei costi e flessibilità nella gestione delle flotte. Al tempo stesso, la ripartenza dell’interesse da parte dei privati rappresenta una novità, benché ancora in fase iniziale.
Il comparto del noleggio ha così raggiunto una quota di mercato che sfiora il 27% delle immatricolazioni totali; un risultato che suggerisce che il noleggio stia consolidando una posizione di rilievo in un mercato auto complessivamente piatto.
Perché il noleggio a lungo termine cresce mentre gli acquisti restano bloccati?
Le ragioni della crescita del noleggio a lungo termine possono essere attribuite a diversi fattori. In un contesto in cui l’acquisto risulta meno attrattivo per i privati — a causa dei costi elevati, dell’incertezza normativa, dei tempi di consegna e degli incentivi limitati — il noleggio rappresenta un’opzione che semplifica l’accesso all’auto. Per le imprese, inoltre, questa formula elimina il vincolo dell’immobilizzo del capitale e trasferisce una parte importante degli oneri (manutenzione e svalutazione, ad esempio) sull’operatore. Anche la crescente attenzione alle tematiche ambientali e alla gestione del parco auto, con rinnovamenti più frequenti, favorisce soluzioni di utilizzo a servizio piuttosto che di acquisto. Con tutti questi vantaggi, gli operatori del settore stimano (sempre all’interno del rapporto ANIASA) che la flotta complessiva del noleggio a lungo termine in Italia abbia ormai superato 1,5 milioni di unità.
Questo spostamento verso il lungo termine segnala che l’auto, pur restando un bene spesso necessario, viene progressivamente percepita non solo come proprietà ma come servizio. In un mercato in fase di cambiamento, quello del noleggio si conferma uno dei motori principali di rinnovamento e sostenibilità per la mobilità italiana.
