Alle prime luci dell'alba, un incendio di vaste proporzioni ha colpito lo stabilimento Inalca di Reggio Emilia, situato in via Due Canali. L'allarme è stato lanciato intorno all'una da una guardia giurata, dopo aver udito una forte esplosione seguita dall'avvampare delle fiamme. La colonna di fumo era visibile a chilometri di distanza, e il calore sprigionato ha provocato la fusione delle tapparelle di alcune abitazioni vicine.
Intervento dei soccorsi
Sul posto sono intervenute tempestivamente diverse squadre dei Vigili del Fuoco provenienti da Reggio Emilia, Modena, Parma e Bologna, per un totale di 45 operatori e 15 mezzi. Le operazioni di spegnimento sono proseguite per ore, data l'estensione dell'incendio che ha coinvolto gran parte dei 50.000 metri quadrati dello stabilimento. Fortunatamente, non si registrano feriti.
Misure precauzionali per i residenti
Il Comune di Reggio Emilia ha prontamente avvisato la popolazione delle aree adiacenti, raccomandando di non sostare nelle vicinanze dell'incendio e di mantenere le finestre chiuse, in via precauzionale. Arpae e Ausl sono al lavoro per monitorare la qualità dell'aria e valutare eventuali rischi per la salute pubblica.
Conseguenze economiche e occupazionali
Lo stabilimento Inalca, parte del Gruppo Cremonini, è un'azienda leader nel settore delle carni. L'incendio ha distrutto l'intera struttura, sollevando preoccupazioni per i circa 400 dipendenti impiegati nello stabilimento e per le forniture di carne destinate a supermercati locali e strutture ospedaliere. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. L'incendio all'Inalca di Reggio Emilia rappresenta un grave colpo per l'economia locale e solleva interrogativi sulla sicurezza degli impianti industriali. Le autorità stanno indagando per determinare le cause dell'accaduto e valutare le misure necessarie per prevenire simili eventi in futuro.