Un gruppo di amici diventa centrale nelle indagini. Nel piccolo universo giovanile di Garlasco, cinque ragazzi poco più che maggiorenni — Marco Poggi, Andrea Sempio, Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti — formavano una comitiva compatta, ma secondo gli inquirenti, non così omogenea come sembrava. A differenza di Chiara Poggi e Alberto Stasi, i loro coetanei si muovevano in ambienti diversi, distanti anche solo per pochi anni d’età, ma significativi in un contesto di provincia. Le nuove indagini coordinate dalla Procura di Pavia, sotto la guida del procuratore aggiunto Stefano Civardi e della pm Valentina De Stefano, intendono fare luce su eventuali contraddizioni all’interno di quel microcosmo.
L’interrogatorio: Marco Poggi in trasferta a Venezia
Marco Poggi, oggi residente a Mestre per motivi di lavoro, è stato ascoltato a Venezia dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. L’interrogatorio è avvenuto in contemporanea a quello di Andrea Sempio e del condannato Alberto Stasi, per evitare contaminazioni o fughe di notizie. Le autorità giudiziarie vogliono verificare le dichiarazioni rese da Marco Poggi lo scorso 12 marzo alla polizia giudiziaria, e approfondire la natura attuale del suo rapporto con Andrea Sempio, oggi di nuovo nel mirino mediatico e giudiziario.
Le discrepanze: telefonate e accessi alla villetta
Emergono divergenze significative tra le versioni di Poggi e Sempio. Marco ha riferito che l’accesso alla villetta di via Pascoli era raro e che il gruppo preferiva riunirsi altrove. Ha smentito anche di aver ricevuto notifiche di chiamate perse da Sempio nei giorni dell’omicidio, quando era in vacanza in Trentino. Al contrario, Sempio ha parlato di una frequentazione abituale e libera dell’abitazione e di numerosi contatti con Marco. Le tre telefonate di Sempio al fisso di casa Poggi — due il 7 agosto e una l’8 — sembrano costituire un nodo critico per gli investigatori.
Le domande sospese: un'amicizia incrinata?
I magistrati si chiedono se l’amicizia tra Marco Poggi e Andrea Sempio sia davvero rimasta intatta nel tempo, come affermato da legali e fonti vicine all’indagato. Alcuni racconti, raccolti da persone vicine alla famiglia Poggi, parlano invece di un distacco profondo. Gli inquirenti tentano di valutare se il dolore dichiarato da Marco per la situazione giudiziaria dell’amico sia autentico, o se nasconda reticenze e dubbi mai emersi prima. Un interrogativo che potrebbe rimettere in discussione l'intera narrazione degli ultimi diciannove anni.