Aggredita 19enne, salvata sul bus a Varese: ex preso e poi subito scarcerato

Il gip convalida l’arresto ma lo rimette in libertà imponendo il divieto di avvicinarsi senza bracci

aggredita 19enne salvata sul bus a varese ex preso e poi subito scarcerato

Un intervento tempestivo della Squadra Volante di Varese ha permesso di salvare una ragazza di 19 anni dalle violenze dell’ex compagno. L’uomo, 40 anni, è stato arrestato per atti persecutori dopo che la giovane, in lacrime, aveva chiesto aiuto

La storia comincia con una telefonata disperata. Un amico della giovane, contattato in lacrime dalla ragazza, ha avvisato la centrale operativa della Polizia raccontando che l’amica era stata picchiata dall’ex compagno e che i due si trovavano su un pullman, senza poter dire dove. L’operatore della Questura di Varese è riuscito a rintracciare il numero della ragazza e a mettersi in contatto con lei, mentre gli agenti della Squadra Volante si sono messi immediatamente alla ricerca del mezzo. Grazie a un intervento rapido e coordinato, il pullman è stato individuato e fermato. Gli agenti sono saliti a bordo trovando la 19enne in evidente stato di shock e l’uomo accanto a lei. Il 40enne è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori e accompagnato in Questura, mentre la giovane è stata portata in un luogo sicuro dove ha potuto ricevere assistenza e formalizzare la denuncia.

La decisione del giudice

Nell’udienza di convalida l’uomo è stato rimesso in libertà. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei suoi confronti il divieto di avvicinamento alla ragazza e ai luoghi da lei frequentati, mantenendo una distanza minima di 500 metri. Non è stato applicato il braccialetto elettronico, misura che la procura non aveva richiesto e che il gip ha ritenuto non necessaria alla luce delle valutazioni cautelari. La misura del divieto di avvicinamento, prevista dal Codice di procedura penale, serve a tutelare la persona offesa impedendo all’indagato di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima. Il braccialetto elettronico può essere disposto solo quando il giudice lo ritiene indispensabile per monitorare il rispetto della misura, ma non è obbligatorio in tutti i casi. La ragazza, ora al sicuro, ha raccontato di aver subito episodi di violenza e persecuzione già in passato. La Polizia sta raccogliendo ulteriori elementi per ricostruire l’intera vicenda e verificare la presenza di precedenti denunce o comportamenti minacciosi dell’uomo. L’obiettivo è assicurare alla giovane una protezione efficace e costante.