Rieti, Daspo per nove ultrà dopo l’assalto al pullman dei tifosi di Pistoia

Il Questore Pasquale Fiocco firma i divieti di accesso per i sostenitori della Sebastiani coinvolti

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Nove tifosi della Real Sebastiani Rieti sono stati colpiti da Daspo dopo l’assalto al pullman dei sostenitori della Pistoia Basket 2000, episodio nel quale ha perso la vita l’autista del mezzo

Il provvedimento arriva a seguito dei gravi fatti avvenuti al termine dell’incontro di basket tra la Real Sebastiani Rieti e la Pistoia Basket 2000. Dopo la gara, un gruppo di ultrà reatini ha assaltato il pullman dei tifosi toscani. Nel caos che ne è seguito, l’autista del mezzo ha perso la vita in circostanze ancora oggetto di indagine da parte della Polizia di Stato e della magistratura.

La decisione del Questore Fiocco

Il Questore di Rieti, Pasquale Fiocco, ha firmato i provvedimenti di Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo) per nove tifosi riconducibili agli ambienti ultras reatini. La decisione è stata presa dopo un’attenta valutazione degli elementi raccolti dagli agenti impegnati nei servizi di ordine pubblico durante e dopo la partita. Otto dei soggetti identificati non potranno accedere a stadi, palazzetti e impianti sportivi per un periodo di cinque anni. Per un nono tifoso, già destinatario in passato di analogo provvedimento, la durata del divieto è stata estesa a otto anni, con l’aggiunta della contestazione per la violazione delle prescrizioni precedenti.

Daspo anche per i tre fermati in carcere

Per i tre ultrà attualmente detenuti nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio dell’autista, la Questura ha annunciato l’avvio del procedimento amministrativo che porterà all’emissione dei relativi Daspo. I provvedimenti verranno notificati direttamente in carcere. La Questura di Rieti ha ribadito in una nota che l’azione intrapresa risponde all’esigenza di “prevenire ulteriori episodi di violenza negli impianti sportivi” e di “assicurare che il tifo organizzato torni a essere espressione di passione e non di aggressività”. Le indagini proseguono per ricostruire l’intera dinamica dei fatti e accertare eventuali ulteriori responsabilità.