Danimarca vieta i droni civili durante il vertice Ue, attacco massiccio su Kiev

Quasi 600 droni e decine di missili hanno colpito l’Ucraina nella notte, causando morti e danni sign

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La Danimarca introduce il divieto temporaneo per prevenire intrusioni durante i summit europei. Zelensky avverte che anche l’Italia potrebbe essere nel mirino, ma il governo rassicura

Nella notte la Russia ha lanciato 595 droni e 48 missili contro l’Ucraina, secondo fonti militari di Kiev. L’assalto, durato oltre 12 ore, ha provocato almeno quattro morti, fra cui una ragazzina di 12 anni, e numerosi feriti. L’operazione è stata condotta a ondate, con sciami di droni diretti verso la capitale e la regione circostante, seguiti da missili su Kiev e Zaporizhzhia. In vista del vertice UE di Copenhagen, la Danimarca ha introdotto un divieto ai voli di droni civili valido da lunedì a venerdì. La misura segue diversi avvistamenti notturni sopra siti militari e la chiusura temporanea di aeroporti. Il governo danese ha definito l’episodio parte di un attacco “ibrido”, pur precisando di non voler invocare l’Articolo 4 della NATO per consultazioni.

Tensioni nei cieli d’Europa: sorvoli e reazioni nazionali

La Polonia ha reagito agli attacchi facendo decollare i propri caccia e chiudendo parzialmente lo spazio aereo. Episodi di sorvoli sospetti sono stati registrati anche in altri paesi europei, interpretati come un tentativo di Mosca di testare le difese della NATO e di alimentare l’instabilità. Il presidente ucraino ha avvertito che l’Italia potrebbe essere tra i prossimi obiettivi di Mosca, sostenendo che i sorvoli siano prove generali per minacciare i paesi alleati. In risposta, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che non ci sono elementi che confermino tali rischi, ribadendo che la difesa aerea nazionale è operativa e invitando a non generare allarmi ingiustificati.