Da leader carismatico a detenuto: la giornata che segna la caduta di Sarkozy

Mano nella mano con Carla Bruni, tra applausi e cori, è entrato in carcere

da leader carismatico a detenuto la giornata che segna la caduta di sarkozy

Presso la casa di detenzione della Santé a Parigi per scontare una condanna a cinque anni: parole d’innocenza e rabbia per una «via crucis giudiziaria»

A Parigi, nel XIV arrondissement, Nicolas Sarkozy è uscito dalla sua abitazione camminando – mano nella mano con la moglie Carla Bruni – e scortato dalla sicurezza, verso il luogo di detenzione. I familiari, amici e numerosi sostenitori si erano riuniti già di prima mattina su convocazione del figlio Louis per un sit-in di supporto. All’arrivo, la folla ha scandito il suo nome, intonato la Marsigliese e mostrato magliette con lo slogan: «La fine della storia non è scritta». In questo momento, Carla Bruni, con volto teso e sguardo rivolto al suolo, ha salutato silenziosa la platea, mentre Sarkozy ha stretto mani, abbracciato i figli e affrontato con testa alta il varo di un capitolo drammatico della sua carriera.

La condanna e il contesto giudiziario

Sarkozy è stato condannato il 25 settembre 2025 a cinque anni di carcere per associazione di malfattori, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti finanziamenti illeciti libici alla sua campagna presidenziale del 2007. Pur essendo stato assolto da alcune accuse di corruzione e finanziamento illecito diretto, il tribunale ha considerato il reato “di gravità eccezionale”. È il primo ex presidente della Repubblica francese ad essere incarcerato.
Le autorità hanno deciso che l’esecuzione della pena sarebbe stata immediata, non sospesa in attesa dell’appello. Il 21 ottobre è stata indicata come data d’ingresso nel carcere.

Il luogo della detenzione: la Santé

La casa di detenzione scelta è la storica Prison de la?Santé, situata nel XIV arrondissement di Parigi. Fondata nel 1867, è nota anche per il suo “quartier des personnes vulnérables” — a volte definito «settore VIP» — destinato a detenuti con profili particolari per motivi di sicurezza.
Quando Sarkozy vi entrerà, dovrà affrontare misure di isolamento: sarà molto probabilmente posto in una cella individuale di circa 9 metri quadrati, senza contatti con altri detenuti e soggetta a rigidissimi protocolli di movimento e sorveglianza. Non potrà uscire dall’ala riservata né usufruire di privilegi sostanziali rispetto agli altri detenuti, benché le condizioni materiali siano migliori rispetto ad altri reparti della struttura.

Le parole di Sarkozy e il messaggio ai sostenitori

Alla vigilia dell’ingresso in carcere, Sarkozy ha dichiarato: «Non è un ex presidente che viene incarcerato questa mattina — è un uomo innocente». Ha parlato di persecuzione politica, di «odio senza limiti» e ha promesso di portare “la verità” alla luce fino in fondo. Tra gli applausi dei suoi sostenitori che lo accompagnavano fuori di casa, l’ex presidente è entrato nel mezzo di un’atmosfera carica di simbolismo politico e personale.

Cosa cambia per la Francia e per la politica

L’ingresso in carcere di un ex capo di Stato rappresenta un punto storico nella Francia della Quinta Repubblica. Da un lato, è il segno che il principio di uguaglianza davanti alla legge può estendersi anche ai vertici della politica; dall’altro, alimenta questioni sull’indipendenza della giustizia, sui rapporti tra politica e potere giudiziario, e sui riflessi elettorali e istituzionali. Il fatto che una folla abbia salutato Sarkozy con cori e manifestazioni supporta l’idea che, nonostante la condanna, la sua base mantiene una forte coesione e simbolismo.