La guerra in Ucraina resta senza soluzione e la diplomazia cerca nuovi spiragli. Dal vertice di Bruxelles, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza la linea di Kiev: «La Russia continua a non avere successo nella regione di Donetsk. Putin non è riuscito a conquistarla in 12 anni e la Costituzione dell'Ucraina rende impossibile cedere territori o scambiare territori».
Secondo Zelensky, la questione territoriale potrà essere discussa soltanto al massimo livello politico: «Dovrebbe essere affrontata esclusivamente dai leader di Ucraina e Russia, all’interno di un vertice trilaterale».
"Accordo di pace, non solo tregua"
Il presidente ucraino ha poi voluto chiarire che non basta puntare a un semplice cessate il fuoco: «Abbiamo bisogno di veri negoziati, che possono iniziare da dove si trova ora la linea del fronte. È necessario fermare i combattimenti e lavorare rapidamente a un accordo finale. La pace deve essere giusta, non una pausa».
Zelensky ha spiegato come la prospettiva di una tregua senza accordo rischierebbe di congelare il conflitto, lasciando spazio a nuove escalation. Per questo, Kiev insiste sulla necessità di un percorso politico solido, sostenuto dagli alleati occidentali.
Trump e gli alleati europei
Il presidente ucraino ha confermato che nelle prossime ore discuterà della situazione con gli Stati Uniti e con la cosiddetta coalizione dei volenterosi: «Abbiamo bisogno degli Usa al nostro fianco e penso che il presidente Trump condivida la nostra necessità di pace. Ma i passi verso questa pace devono essere giusti e corretti, per renderla duratura».
Quanto all’appuntamento con la Casa Bianca, Zelensky si è detto pronto: «Sono ben preparato, in un buono stato d’animo a tutti i livelli». E alla domanda se tema un esito simile al difficile incontro di febbraio scorso, ha replicato con ottimismo.
