Ucraino eroe, la vedova: «Non dimenticate il mio Anatoliy»

La commemorazione del sacrificio del muratore ucciso per aver tentato di sventare una rapina

Castello di Cisterna.  

Era il 29 agosto del 2015. Anatoliy Korol, muratore ucraino di 38 anni, perdeva la vita per proteggere degli italiani che nemmeno conosceva. Per salvare da due banditi il personale e i clienti che si trovavano nel supermercato Piccolo di via Selva. Anatoliy era lì, con suo figlio. Aveva appena finito di fare la spesa. Poteva andarsene, far finta di nulla. Invece no. Dopo aver messo in salvo il ragazzino, è intervenuto con coraggio. Ha aggredito i malviventi, cercando di disarmarli. Purtroppo, ebbe la peggio e rimase a terra, esanime, trafitto dai proiettili. Il suo sacrificio è stato rievocato ieri con una cerimonia pubblica a Castello di Cisterna. Nel centro polifunzionale, a poche centinaia di metri da via Selva, il luogo del delitto. Presente la moglie di Anatoliy, Nadiya. Tra le lacrime ha ringraziato pubblicamente i presenti.

«E' bello ricordare un uomo come mio marito. Vi ringrazio tutti, ad uno ad uno, per aver deciso di essere qui ad onorare la sua memoria. E più di ogni altro, vorrei ringraziare le forze dell'ordine, che mi sono state sempre vicine, e il signor Piccolo che mi ha offerto una nuova possibilità. Il messaggio che lancia alle giovani generazioni il sacrificio di mio marito? Che devono stare attenti...».

Non l’ha lasciata un attimo il titolare del supermercato in cui il marito è rimasto ammazzato. L’imprenditore le ha offerto il lavoro con cui oggi riesce a vivere e a mantenere nel vicino comune di Pomigliano d’Arco le sue figlie di 17 e 4 anni.

«L'omicidio è avvenuto in casa mia e, per certi versi, mi sono sentito moralmente responsabile – afferma Michele Piccolo, titolare dell'omonima catena di supermercati – La perdita del marito è incolmabile, non riusciremo mai a restituirle quello che ha persone. Almeno però, adesso, Nadiya ha ricominciato a vivere e, magari, anche a sorridere alla vita».

C’erano poi numerosi rappresentanti di istituzioni locali, regionali e nazionali . Ognuno ha ricordato il sacrificio di Anatoliy e ha espresso vicinanza alla famiglia.

«Il sacrificio di Anatoliy rappresenta un esempio molto positivo di integrazione e generosità. Anatoliy ha dato la vita per salvare dei cittadini italiani, guadagnandosi la medaglia d'oro al valor civile», ha dichiarato ai microfoni di Otto Channel Massimiliano Manfredi, deputato del Partito Democratico.

«Più che l'omicidio mi piace ricordare il gesto eroico di chi volle con la propria vita piantare un seme importante di legalità», ha sottolineato Paolo Russo, deputato di Forza Italia.