Tutto pronto per la "ballata" dei Gigli: in migliaia a Nola

Percorsi e orari. Ecco il piano

Nola.  

La Festa dei Gigli 2019, patrimonio Unesco nell’ambito della Rete italiana delle Grandi Macchine a spalla, giunge al suo appuntamento più importante. Il clou dell’evento (promosso dal Comune di Nola e dalla Fondazione Festa dei Gigli), ossia la celebre “Ballata dei Gigli e della Barca”, è fissata per oggi, domenica 30, a partire dalle 10. Gli impresisonanti obelischi decorati (altri fino a 25 metri) partiranno dai loro siti di stazionamento e raggiungeranno, a ritmo di musica ed in ordine sparso, piazza Duomo, trasportati dalle "paranze", gruppo di oltre cento uomini, denominati "cullatori".

BENEDIZIONE DEL VESCOVO - Alle 13.00, sempre in piazza Duomo, è fissata la suggestiva benedizione del Vescovo, Monsignor Francesco Marino, che sarà accompagnato dal busto argenteo di San Paolino nella breve processione che passerà in rassegna tutte le macchine.

PERCORSO POMERIDIANO - La manifestazione riprende nel pomeriggio a partire dalle 16.00 quando gli obelischi si muoveranno dalla piazza, singolarmente, con un intervallo di mezz’ora l’uno dall’altro, per intraprendere il percorso storico lungo le strade del centro. L’ordine di sfilata è canonizzato da secoli. Si tratta di uno spettacolo unico al mondo dove nove macchine secolari, alte ben 25 metri con un peso di 40 quintali, danzano “sospese in aria” sorrette solo dalla forza umana dei cullatori, muovendosi a ritmo di musica (con canzoni d’occasione inedite o tratte dalla tradizione musicale nazionale/partenopea. Sopra ogni obelisco abbiamo un’ orchestra completa e due cantanti), tra strade anguste che si alternano a slarghi e piazze. Performance mozzafiato, quelle che si sviluppano durante il percorso, evidenziano l’ eccezionale abilità delle paranze nel condurre gli obelischi tra evoluzioni e prove di forza. La Festa termina il lunedì mattina (da regolamento chiusura è fissata alle 6.00)

La bellezza dei Gigli passa anche per lo straordinario fascino dei decori(i rivestimenti)  che avvolgono le strutture in legno che di solito sono in cartapesta e realizzati dalle locali botteghe artigianali.

Energia e coinvolgimento, sono i due tratti distintivi della Festa che dal 2013 gode del sigillo Unesco nell’ambito della Rete italiana delle Grandi Macchine a spalla: lo spettatore viene completamente rapito e travolto dall’evento, dalla musica, dal ballo. Rispetto a tante manifestazione popolari, la Festa dei Gigli non presenta alcun diaframma tra protagonisti e spettatori: tutti sono parte di un grande rituale che si rinnova nella gioia in un grande inno alla vita.

CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C) - Per meglio garantire la sicurezza dell'evento è stato allestito anche per quest'anno il C.O.C, il centro operativo comunale, che coordinerà tutte le attività di prevenzione, di intervento, di controllo, di assistenza e di soccorso. La centrale operativa è stata istituita presso la Casa comunale. E' attivo un numero verde che è il seguente 800 017 297

 Festa dei Gigli, cenni storici di una tradizione millenaria

La Festa dei Gigli, la cui ritualità si sviluppa durante l’ intero mese anno, culmina nella “ballata dei Gigli e della Barca” quando nove imponenti macchine da Festa vengono trasportate a spalla da circa 120 uomini (la paranza) al ritmo di musica attraverso un percorso ultrasecolare. I Gigli, obelischi che in origine erano dei semplici fiori con cui i nolani omaggiavano il proprio Vescovo Paolino, sono alti circa 25 metri. La “Barca” invece è una macchina più piccola che riproduce l’imbarcazione con la quale il Santo fece ritorno dalla sua prigionia in Africa, secondo quanto racconta la tradizione, dopo essersi dato prigioniero al posto del figlio di una vedova, all’epoca dell’assedio della città di Nola da parte delle truppe di Alarico, tra il IV e V secolo d.C. I nolani accolsero il proprio Vescovo con fiori di Gigli al porto dell’antica Oplonti ( oggi Torre Annunziata) all’epoca compresa nel territorio di Nola. Quei fiori con il tempo sono divenute le poderose macchine che oggi ammiriamo.