Capri: traghetto fa dietrofront per 2 misteriosi passeggeri

Il presidente di Federalberghi Capri, Gargiulo: episodio assurdo e scandaloso

Capri.  

Prima la partenza per Capri con quasi mezz'ora di ritardo per attendere "una misteriosa auto di grossa cilindrata", poi il dietrofront verso il porto di Napoliquando era già in alto mare perché i due passeggeri giunti in ritardo si sono accorti di aver preso il traghetto sbagliato. È quanto avvenuto ieri sera secondo quanto denunciato da Federalberghi Capri, che parla di fatto "scandaloso". 

Federalberghi Capri ha ricostruito l’accaduto attraverso le testimonianze di alcuni passeggeri che hanno vissuto lo strano episodio a bordo del traghetto Caremar in partenza da Napolialle 19.10 e diretto a Capri. 

“Il traghetto - si legge nella nota di Federlaberghi - è partito dopo aver atteso una misteriosa auto di grossa cilindrata che si  è presentata a Calata di Massa con quasi mezz'ora di ritardo. Questi passeggeri dell'ultima ora, a un certo punto, hanno realizzato di essere diretti verso l'isola sbagliata e hanno chiesto, o preteso, di essere riportati a Napoliper provare a prendere un traghetto per Ischia. E il comandante e la Compagnia hanno acconsentito, nonostante le proteste dei passeggeri".

Il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo ha sottolineato l’assurdità del fatto affermando che “quanto accaduto è la conferma che per le Compagnie di navigazione i cittadini isolani sono soggetti di serie B. Capresi che solo a sera tornano da lavoro e turisti che rientrano dalle escursioni costretti a ritardare il ritorno a casa o in hotel per porre rimedio all'errore di qualcuno che doveva stare da un'altra parte. Cose da pazzi. Non potevano arrivare a Capri e poi imbarcarsi sulla corsa successiva per tornare a Napoli? Troppo faticoso o, forse, troppo tempo perso, meglio farlo perdere ai capresi e ai turisti. Ma questi passeggeri particolari - si chiede Gargiulo - chi erano? Dalle testimonianze raccolte fra i passeggeri, emerge che i due occupanti l'auto che si è imbarcata per sbaglio a Napolinon sono mai scesi dal veicolo, rimanendo quindi nel garage. Allora spiegateci perché gli ammalati allettati di Capri e Anacapri sono costretti a scendere dalle ambulanze in occasione dei trasferimenti per volere della stessa Caremar, mentre a questi signori è stato concesso di rimanere in auto, secondo le testimonianze, e anche di rientrare a Napoli. Chi saranno mai questi signori presunti Padreterni arrivati da Roma di gran corsa, addirittura attesi e che invece di imbarcarsi per Ischia alle 7.25 hanno infilato la passerella del traghetto che doveva partire alle 7.10 per Capri? A bordo passerella è stato controllato il loro biglietto? Cosa era riportato sopra? L’isola di Capri di fronte a questo atteggiamento è indignata e scocciata – continua Gargiulo – scherzano con la nostra salute e poi scopriamo  macchine con le persone dentro. Occorre che la Caremar si dia un regolamento chiaro. Basta con le corse sfrenate che partono ad ogni arrivo in porto. Le auto non si possono mettere in moto prima dell’attracco e dell’apertura del portellone. Capitanerie ed equipaggio devono controllare meglio. Queste sono cose che succedono solo a Napoli, basta andare a fare un giro in alte isole italiane per osservare bune pratiche e servizi più organizzati”.