Sostenibilità ambientale: Il progetto Rotary per generare sensibilità

Grande successo per la mostra conclusasi al museo diocesano di Napoli

sostenibilita ambientale il progetto rotary per generare sensibilita

L'augurio è che il mondo si ponga per davvero il tema della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti e della solidarietà...

Napoli.  

Napoli è la città dell’accoglienza e dell’apertura a tutte le culture. Lo abbiamo visti anche in questa bella mostra al Museo Diocesano di Napoli. Per noi l’integrazione è fondamentale e l’inserimento di persone di altre comunità è parte delle politiche sociali e di tutte le azioni che stiamo cercando di mettere in campo con la consulta degli Immigrati per cercare di dare sempre risposte alle esigenze”.  

Lo ha affermato Luca Trapanese, assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, partecipando alla fase conclusiva della mostra “5 Artisti per Ouaragahio” di grande successo al Museo Diocesano di Napoli, ideata e voluta da i Rotary Club di Ottaviano,  Posillipo e Torre del Greco-Comuni vesuviani, nell’ambito dell’attività di sensibilizzazione condotta dal Rotary International sulla sostenibilità ambientale e la formazione di una sensibilità 'green', attraverso il progetto “Ciascuno misuri il peso dell’orma del proprio passo sulla terra!” che oggi, Giovedì 19 Maggio, vedrà arrivare ben 500 studenti al teatro Summarte di Somma Vesuviana.

Inizio del grande evento è alle ore 9. Alle 11, Vienna Cammarota, anni 72, storica camminatrice, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, si collegherà in diretta video/audio dalla Croazia, con la platea che sarà presente in sala. Vienna sta percorrendo a piedi, prima donna al Mondo, la Via della Seta per raccontarla in epoca contemporanea. La Cammarota è partita il 26 Aprile dal Lazzaretto Nuovo di Venezia. Interverranno anche i vertici nazionale di Archeoclub D’Italia, i vertici nazionali della Società Italiana di Geologia Ambientale che parleranno ai ragazzi del patrimonio storico-culturale e naturalistico, porterà i saluti della città il sindaco Salvatore Di Sarno.

Il progetto Rotary Club per generare sensibilità sul tema della sostenibilità!

“Io sono nata in Costa D’Avorio, nella sottoprefettura di Quaragahio. Arrivata in Italia mi sono realizzata, ho fondato Hamef e sono ben felice ora di aiutare dall’Italia il mio territorio d’origine. Il 47% della popolazione vive sotto la soglia della povertà e non ha accesso alle cure primarie: nella sottoprefettura di Ouaragahio, a 315 Km dalla capitale -  ha affermato Fatou Dako Presidente di Hamef Aps - esiste un punto di primo soccorso, indegno di tale nome, con strutture fatiscenti, locali allagati e umidi, privi dei requisiti minimi di agibilità; assenti i servizi igienici; i medici sono costretti ad adoperare attrezzi usurati. Qui vengono curate persone e salvate vite, vi nascono bambini.

Il centro serve ben 16 villaggi, l’ospedale più vicino dista 14 Km, a Gagnoua, per raggiungerlo si percorrono con mezzi di fortuna, strade sterrate, spesso allagate.  Ben 5, grandi artisti, da domani esporranno le loro opere per aiutare questi popoli

Chiediamo che il mondo si ponga per davvero il tema della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti e della solidarietà. Da oggi a Napoli, ben 5 grandi artisti del calibro di Luciano D'Inverno, Luciano Ferrara, Angelo Marra, Enzo Palumbo e Luigi Vaccaro hanno inaugurato la mostra : “5 artisti per Ouaragahio” esponendo così i propri lavori al Museo Diocesano di Napoli”.

Grande successo per la mostra conclusasi al museo diocesano di Napoli, grazie alla quale sarà possibile realizzare servizi sanitari a Ouaragahio in Costa D’Avorio.

“I rifiuti come risorsa questo è il tema delle opere che ho esposto per raccogliere fondi in uno scenario unico quale il museo diocesano di Napoli. Gli artisti devono lavorare per l’arte - ha affermato Luciano Ferrara - e non per la modernità, anche ma per la condivisione con gli altri popoli”.

Una mostra davvero in uno scenario unico

“Siamo in un luogo che è davvero un paradiso d’arte, di bellezza. E ci sentiamo avvolti e confortati da questa bellezza. Però non è bellezza fine a se stessa – ha affermato Don Adolfo Russo, Direttore del Museo Diocesano di Napoli -  oggetto di contemplazione ma diventa anche occasione di un gesto di solidarietà. L’arte si pone dunque al servizio della solidarietà. Così come in passato, anche oggi, il Museo si pone al servizio della cittadinanza”.

Le opere hanno invitato ad una profonda riflessione sul tema della tutela della sostenibilità ambientale!

“Ho messo in rilievo la visione dello spazio contemporaneo che ostacola un poco la naturale visione del paesaggio. E questo accade quando si devasta il territorio - ha dichiarato Luciano D’Inverno - quando attraverso la realizzazione di siti che poi vengono abbandonati e danneggiano il paesaggio e quella che una volta veniva definita Campania Felix. Mi è piaciuto partecipare a questa rassegna che ha visto insieme 5 artisti come Angelo Marra, Luciano Ferrara, Enzo Palumbo, Luigi Vaccaro ed il sottoscritto per lanciare un messaggio forte a tutela della sostenibilità ed in solidarietà con altri popoli”.

La narrazione di storie straordinarie attraverso l’arte della fotografia. Ecco che le mani possono raccontare davvero tanto mettendo insieme: sacrificio, sostenibilità, cura del patrimonio ambientale!

“Io racconto storie di mani, mani che raccontano. Dunque il racconto di una vita. Nelle mie opere fotografiche - ha dichiarato Angelo Marra - ci sono mani di contadini che hanno sofferto, hanno sudato per fare in modo che il nostro quotidiano sia sempre di qualità. Sono contento di avere partecipato alla mostra svoltasi al Museo Diocesano di Napoli perché andiamo a realizzare servizi sanitari in Costa D’Avorio”.  

Rifiuti, mani, acqua grande risorsa di vita!

E oggi, giovedì 19 Maggio a partire dalle ore 9 più di 500 studenti delle scuole di Napoli e provincia saranno al Teatro Summarte di Napoli. Alle ore 11 il video collegamento con Vienna Cammarota che parlerà ai ragazzi in diretta dal suo cammino.

"Ciascuno misuri il peso dell’orma del proprio passo sulla terra!".  L’orma del passo che ogni individuo compie sulla terra lascia un segno indelebile che, se non ben misurato, può avere una potenza distruttiva. Il progresso raggiunto, attraverso lo sfruttamento inconsapevole delle risorse, sta conducendo alla distruzione del pianeta.

Il Rotary Club Ottaviano, in Campania, ha avviato, in sinergia con altri club del distretto 2101, un’azione a supporto della Sostenibilità ambientale. L’orma del passo che ogni individuo compie sulla terra lascia un segno indelebile che – ha dichiarato Nunzia Ragosta, Presidente del Rotary Club di Ottaviano -  se non ben misurato, può avere una potenza distruttiva. Il progresso raggiunto, attraverso lo sfruttamento inconsapevole delle risorse, sta conducendo alla distruzione del pianeta.

L'obiettivo è quello di risvegliare le coscienze suscitando in ciascuna persona il senso di responsabilità ambientale.   Un progetto che punta a sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della sostenibilità ambientale, aprendosi alle scuole del territorio”.

Ed è per questo che oggi al Teatro Summarte di Somma Vesuviana, ci saranno tutte le scuole rientranti nel territorio del distretto, prevalentemente tutta la provincia di Napoli e Napoli. Molteplici sono stati i lavori, le opere, realizzate dagli studenti sul tema della sostenibilità.