Scampia, a ottobre la demolizione della Vela Rossa

Il progetto da 160 milioni punta a costruire 500 nuovi alloggi e servizi

scampia a ottobre la demolizione della vela rossa
Napoli.  

NAPOLI – La demolizione della Vela Rossa di Scampia avrà inizio nella prima settimana di ottobre. L’annuncio arriva direttamente dalla vicesindaca con delega all’Urbanistica, Laura Lieto, che insieme al sindaco Gaetano Manfredi sta seguendo il grande piano di riqualificazione che sta ridisegnando le periferie napoletane. Dopo l’abbattimento della Vela Gialla, è ora il turno del secondo iconico edificio, un passo cruciale del progetto “Restart Scampia” da 160 milioni di euro, finanziato in larga parte dal Pnrr.

Il cronoprogramma della rinascita

Il cantiere è stato ufficialmente consegnato alle ditte incaricate e le operazioni per buttare giù la Vela Rossa inizieranno come previsto ad ottobre. Questo abbattimento segue quello della Vela Gialla, caduta a settembre, e lascerà in piedi, come è noto, solo la Vela Celeste. Quest’ultima, però, non sarà più adibita a uso abitativo ma verrà riconvertita in uffici pubblici del Comune e della Città Metropolitana, un cambiamento di funzione radicale per l'edificio in cui  a luglio 2023 persero la vita Roberto Abruzzo, 29enne, Margherita Della Ragione, 35enne, e sua zia Patrizia, di 53 anni.

L’intero programma di rigenerazione è vincolato a una scadenza stringente: tutto dovrà essere consegnato entro dicembre 2026. I lavori procedono speditamente. Al posto delle due Vele, che contenevano un numero limitato di alloggi ma di enorme impatto simbolico, sorgeranno 20 nuovi edifici di 5 piani, con giardini e spazi comuni.

Oltre 500 nuove case e un quartiere con servizi

Il nuovo volto di Scampia sarà completamente rivoluzionato. Sono già in corso i lavori per la costruzione di 5 edifici con 163 alloggi, che verranno consegnati ai legittimi assegnatari tra aprile e maggio del 2026. Una volta completata la bonifica dell’area della Vela Rossa, a gennaio 2025 si inizierà a costruire qui.

Il Comune stima di realizzare, entro la fine del 2026, un totale di 438 alloggi, un centro civico e un asilo nido. Il sindaco Manfredi è alla ricerca di ulteriori fondi per aggiungere altri 70 appartamenti, portando il conto finale a 508 nuove case.

Ma non solo abitazioni. Il progetto prevede la creazione di un parco pubblico di quartiere, aree per l’agricoltura urbana con orti e frutteti sociali, una fattoria didattica, un mercato di prossimità e un nuovo complesso scolastico con scuola dell’infanzia e asilo nido.

Il cambiamento coinvolge tutta la città

La trasformazione non interessa solo Scampia. Progressi significativi sono stati registrati anche negli interventi a Marianella e Chiaiano, finanziati dal Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua). Alla Toscanella, vicino alla metro Linea 1, sono in costruzione 77 nuove case con circa 9000 metri quadri di attrezzature pubbliche. A Marianella, invece, sorgeranno 46 alloggi in un’area progettata per valorizzare la connessione con il verde esistente.

Un cantiere a cielo aperto, quello della periferia nord di Napoli, che sembra finalmente avviato a chiudere con il passato e a scrivere una nuova pagina, fatta di cemento ma anche di opportunità e comunità.