È approdata in commissione Polizia Locale, Regolamenti e Legalità del Consiglio comunale di Napoli presieduta da Pasquale Esposito, la delibera di Giunta n.358 che introduce una serie di limitazioni volte a contenere i fenomeni della movida nelle aree di piazza Bellini, vico Quercia, via Cisterna dell'Olio e vico II Cisterna dell'Olio.
In particolare, si legge in una nota del Consiglio, la delibera, frutto anche della sentenza del Tribunale di Napoli che ordina al Comune di ridurre il rumore in piazza Bellini e zone limitrofe, vieta la vendita e la somministrazione per asporto di alimenti e bevande, alcoliche e analcoliche, dalle 22 alle 6 del mattino successivo, mentre il servizio esterno ai tavoli è proibito dalla mezzanotte alle 6. È inoltre vietata qualsiasi forma di diffusione sonora esterna da parte di esercizi pubblici, circoli privati, attività commerciali o artigianali, nonché in occasione di manifestazioni. I titolari dei locali, si legge nel documento, sono tenuti a rispettare le norme in materia di inquinamento acustico, adottando tutte le misure necessarie a garantire il diritto al riposo e a evitare disturbi alla quiete pubblica.
Infine, gli esercenti e i gestori delle attività di somministrazione e vendita hanno l'obbligo di prevenire situazioni di degrado e comportamenti che possano compromettere la vivibilità dell'area. Forti perplessità sui contenuti della delibera sono state espresse da Esposito nel corso della riunione di oggi, alla quale hanno partecipato anche l'assessora alle Attività produttive Teresa Armato e l'assessore alla Legalità Antonio De Iesu.
Esposito, prosegue la nota, "considera il documento una misura troppo restrittiva e penalizzante per alcune attività del centro storico. Ha criticato la genesi del provvedimento, influenzata da comitati e legali che si ergono a 'capipopolo' e, pur ribadendo il suo atteggiamento collaborativo verso la Giunta, ha sottolineato il rischio di concorrenza sleale con le attività limitrofe, e ha osservato che la delibera appare finalizzata soprattutto a fornire argomenti di difesa all'Avvocatura. Si tratta certamente di un terreno molto arduo, ha concluso, ma e se non si adotta una visione più ampia della città, ragionando anche sulle altre emergenze connesse al rispetto della quiete pubblica, si rischia di commettere un errore".
