NAPOLI – Via Carbonara, nel cuore di Napoli, è completamente blindata dalle forze di polizia questa mattina per consentire lo svolgimento di “Falafel e Democrazia”, il convegno che vede protagonista l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert. L’evento, organizzato nonostante la revoca del patrocinio comunale e il ritiro della sede di Capodimonte, si tiene sotto strettissima sicurezza all’Hotel Caracciolo, con accesso consentito solo previa prenotazione e esibizione di un documento. Una scelta dettata dalle forti polemiche e dalle proteste pro-Palestina che stanno infiammando la città.
Location segreta fino all'ultimo momento
La location è stata resa nota solo all'ultimo momento dagli organizzatori, la Fondazione Rut e Golem multimedia, che hanno preferito il massimo riserbo per "ragioni di sicurezza". Una decisione inevitabile visto il clima teso: ieri un blitz di attivisti pro-Palestina all'aeroporto di Capodichino ha contestato l'arrivo di un volo da Israele.
Il convegno è stato aperto dal giornalista David Parenzo e dall’avvocata Andrea Catizone. Tra i relatori, spiccano nomi di peso come l’ex direttore de la Repubblica Maurizio Molinari e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. Poi il dialogo moderato dal direttore de Il Foglio Claudio Cerasa tra Ehud Olmert e l’ex ministro degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese, Nasser Al-Kidwa.
Le polemiche hanno però offuscato i contenuti del dibattito. La maggioranza in consiglio comunale, spinta da Avs, Pd e M5S, ha fatto pressione per togliere il patrocinio all’iniziativa. Tuttavia, gli organizzatori hanno continuato, difendendo "la necessità di un dialogo libero e aperto in un momento così grave".
Lo stesso Olmert, durante un recente intervento alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia, ha preso le distanze dal governo Netanyahu, auspicando che venga "sostituito molto presto" e dichiarando di lavorare per "superare l’odio e terminare la violenza" per giungere a una soluzione dei due Stati.
Mentre a Napoli si cerca di discutere tra forze dell'ordine e tensioni, la visita di Olmert in Italia non si placa: la prossima tappa è attesa a Parma, dove le proteste sono già annunciate, segno di un dibattito che divide il Paese e che trova nelle piazze il suo epicentro più caldo.
