Napoli, 90 docenti solidali con gli studenti che occupano le scuole per Gaza

Lo scontro con i dirigenti scolastici

napoli 90 docenti solidali con gli studenti che occupano le scuole per gaza
Napoli.  

A Napoli, 90 professori delle scuole superiori firmano un documento di solidarietà con gli studenti che occupano gli istituti per protestare contro il genocidio a Gaza. Tra le scuole coinvolte i licei Genovesi, Vittorio Emanuele, Fonseca, ITC Diaz e Casanova.

Le scuole occupate a Napoli per Gaza

A Napoli, le aule si trasformano in piazze di protesta. Diversi istituti scolastici sono stati occupati dagli studenti in segno di solidarietà con la popolazione di Gaza, colpita da mesi di bombardamenti e distruzioni.
Le occupazioni riguardano diversi licei cittadini, tra cui il Genovesi, il Vittorio Emanuele, il Fonseca, l’ITC Diaz, il Vico e l’Istituto comprensivo Casanova.

Gli studenti chiedono che la scuola diventi un luogo di confronto, riflessione e presa di posizione contro la violenza e l’indifferenza internazionale.

Il documento dei docenti: “Siamo al fianco degli studenti"

Nel testo, gli insegnanti dichiarano di riconoscere il valore civile e umano della protesta, definendola “una forma radicale ma necessaria di resistenza contro l’ingiustizia”.

“Abbiamo avuto lo studente accanto durante gli ultimi scioperi e salutiamo con speranza le occupazioni in nome di quel ‘blocchiamo tutto’ che abbiamo gridato nelle piazze, per Gaza e per la nostra umanità”, si legge nel documento.

Le critiche ai dirigenti scolastici

Il gruppo di docenti esprime preoccupazione per alcune iniziative dei dirigenti scolastici che hanno tentato di impedire le occupazioni.
In particolare, viene citato il liceo Genovesi, dove una circolare del dirigente ha elencato una serie di reati collegati alle occupazioni, interpretata dai firmatari come un “tentativo di intimidazione”.

“Ribadiamo la nostra piena solidarietà agli studenti – scrivono i professori – e condanniamo ogni atto che miri a soffocare la protesta in nome di una visione distorta di democrazia”.

“L’indifferenza oggi è colpevolezza”

Nel documento si sottolinea come non sostenere le proteste equivalga a restare indifferenti di fronte a quella che anche l’IAGS (International Association of Genocide Scholars) ha definito un genocidio.
Gli insegnanti ribadiscono che la scuola deve essere un luogo di formazione civica, non neutrale rispetto ai diritti umani.

“L’indifferenza oggi è colpevolezza”, si legge nel testo, che invita tutta la comunità educativa a riflettere sul valore dell’impegno civile e della solidarietà internazionale.

Un messaggio di impegno e speranza

Con questo gesto, i 90 docenti napoletani ribadiscono il loro impegno accanto agli studenti e alla società civile.
Per loro, l’educazione passa anche attraverso la partecipazione e la difesa della dignità umana, valori che dovrebbero essere al centro di ogni percorso formativo.