Sequestrati gadget e magliette al murales di Maradona

Intervento della Polizia Municipale al murale di Maradona

sequestrati gadget e magliette al murales di maradona
Napoli.  

A Napoli il nome di Diego Armando Maradona continua a vivere non solo nei ricordi sportivi ma anche nelle strade, nei murales e nei simboli che la città ha dedicato al suo idolo eterno. Uno di questi luoghi, forse il più famoso, è il grande murale nei Quartieri Spagnoli, diventato nel tempo una tappa obbligata per turisti, tifosi e curiosi da ogni parte del mondo. Proprio in quest’area, la Polizia Municipale di Napoli ha effettuato un intervento che ha attirato l’attenzione di residenti e visitatori.

L'operazione

Gli agenti hanno proceduto al sequestro di magliette, gadget e altri materiali presenti nell’area, gran parte dei quali venivano venduti in modo non autorizzato o esposti senza permessi comunali. L’operazione, mirata al ripristino dell’ordine e del decoro urbano, ha portato anche alla copertura della piccola cappella dove negli anni erano stati raccolti cimeli, fotografie, sciarpe, bandiere e statue dedicate all’ex campione del Napoli. Si tratta di uno spazio che molti tifosi avevano trasformato in un vero e proprio santuario laico, simbolo di devozione e memoria, e che oggi rimane temporaneamente nascosto alla vista del pubblico.

Accesso momentaneamente interdetto

L’unico elemento ancora visibile è il grande murale che ritrae Maradona, opera divenuta celebre in tutto il mondo, e una statua alta sei metri donata di recente da un artista argentino come segno di fratellanza tra Napoli e l’Argentina. L’accesso all’area è stato temporaneamente interdetto, mentre molti turisti, trovandosi davanti ai nastri di sicurezza e agli agenti in divisa, si sono fermati a chiedere spiegazioni, scattando foto e commentando l’inaspettato scenario.

La storia

Il murale di Maradona, realizzato originariamente nel 1990 e poi restaurato dopo la morte del campione, rappresenta oggi uno dei luoghi più fotografati e visitati di Napoli, tanto da essere incluso negli itinerari turistici internazionali. La sua storia è intrecciata con quella del quartiere che lo ospita: i Quartieri Spagnoli, cuore popolare della città, dove la passione per il calcio si mescola con la quotidianità e con un forte senso di appartenenza. Ogni giorno centinaia di persone si fermano davanti al volto di Diego, portano fiori, bandiere o piccoli doni, spesso lasciando segni personali del proprio passaggio.