Studenti per Gaza, a Napoli occupato anche il liceo Mercalli

La preside lo aveva chiuso per ordine pubblico

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Napoli.  

Il movimento Studenti per Gaza continua a crescere anche a Napoli, dove questa mattina è stato occupato il liceo scientifico Mercalli. Solo ieri la dirigente scolastica, aveva disposto la chiusura dell’istituto “per motivi di ordine pubblico”, dopo aver intuito l’intenzione di alcuni studenti di bloccare le lezioni.

Nonostante il tentativo di prevenire la protesta, oggi gli studenti sono riusciti a entrare nella scuola e a dichiararne l’occupazione. All’esterno è comparso uno striscione bianco con la scritta:

“Il silenzio è complicità. Alziamo la voce per Gaza”.

A firmarlo, il Collettivo Mercalli, che si è unito all’ondata di mobilitazioni che in queste settimane ha coinvolto diversi istituti cittadini.

Una protesta che si estende in tutta la città

Con il liceo Mercalli, sale a una decina il numero delle scuole superiori occupate nel capoluogo campano. In molti istituti, le lezioni sono state sospese per lasciare spazio ad assemblee e dibattiti sul conflitto israelo-palestinese e sul tema della pace nella Striscia di Gaza.

Le occupazioni, spiegano gli studenti, vogliono essere “un momento di riflessione collettiva”, nonostante i recenti accordi di pace di Sharm el-Sheikh che hanno segnato un possibile passo avanti sul fronte diplomatico.

Oltre al Mercalli, risultano occupati o con attività sospese i licei Umberto, Lucrezio Caro, Vico, Margherita di Savoia, Casanova, Santissimi Apostoli, Artemisia Gentileschi, Genovesi e Diaz.
Nei giorni scorsi, anche il Vittorio Emanuele e il Fonseca avevano aderito alla mobilitazione, ma le lezioni sono poi riprese regolarmente.

La denuncia della preside del liceo Umberto: “Anche persone estranee tra gli occupanti”

Situazione tesa al liceo Umberto, dove la dirigente ha denunciato sul sito dell’istituto la presenza di “studenti e persone non identificate” tra gli occupanti.
Secondo la preside, l’ingresso è stato impedito a personale docente e amministrativo, con conseguente interruzione delle attività scolastiche e amministrative a tempo indeterminato.

Il caso ha sollevato un acceso dibattito tra chi difende il diritto alla protesta e chi chiede il rispetto delle regole di sicurezza all’interno degli istituti.

Università e scuole in mobilitazione

La mobilitazione per Gaza a Napoli non riguarda solo le scuole superiori. Occupati anche alcuni spazi universitari, tra cui L’Orientale e il Dipartimento di Lettere della Federico II, dove gli studenti hanno organizzato assemblee pubbliche, proiezioni e incontri con docenti ed esperti di diritto internazionale.

Secondo i promotori, la protesta punta a “rompere il silenzio” sulle violenze in Medio Oriente e a chiedere un impegno più deciso delle istituzioni italiane per un cessate il fuoco duraturo.

Napoli, città simbolo delle nuove mobilitazioni studentesche

La protesta del Collettivo Mercalli rappresenta un nuovo capitolo di un movimento che, da settimane, attraversa le principali città italiane.
Da Roma a Milano, da Bologna a Palermo, studenti e studentesse chiedono alle scuole e alle università di schierarsi per la pace e contro ogni forma di censura sul tema del conflitto.