Durante la puntata di “24 Mattino” di questa mattina su Radio 24, il giornalista e saggista Paolo Mieli ha pronunciato parole che hanno scatenato un’ondata di critiche.
Nel corso della rassegna stampa dedicata alle elezioni regionali in Campania, Mieli ha definito Souzan Fatayer, candidata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), come “una palestinese in leggerissimo sovrappeso”.
Un commento che inizialmente sembrava una svista, ma che lo stesso Mieli ha poi ribadito, aggiungendo:
“Non lo dico come giudizio estetico, ma se lì la campagna è sulla fame, la carestia…”.
Il conduttore Spetia tenta di fermarlo
Subito dopo le parole di Mieli, il conduttore Simone Spetia, voce storica di Radio 24, ha provato a riportare il discorso su binari più sobri, affermando:
“Paolo, questo però è poco importante dai, è poco importante.”
Nonostante l’intervento, Mieli ha proseguito, aggravando la situazione e suscitando reazioni indignate sui social e nel mondo politico.
Chi è Souzan Fatayer
Souzan Fatayer, nata a Nablus, vive a Napoli da oltre quarant’anni. È docente all’Università Orientale, mediatrice culturale ed esponente della comunità palestinese.
Da anni impegnata nella difesa dei diritti umani e della causa palestinese, Fatayer è candidata alle prossime elezioni regionali in Campania nella lista di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs).
Le reazioni: “Sessismo e razzismo in diretta radio”
Le dichiarazioni di Mieli hanno immediatamente scatenato reazioni di condanna da parte del mondo politico e dell’opinione pubblica.
Il primo a commentare è stato Rosario Visone, co-portavoce regionale dei Verdi in Campania:
“Queste dichiarazioni sono inaccettabili e rappresentano un grave scivolamento sul piano del rispetto personale e della dignità umana. Ridurre una candidata di origini palestinesi a un commento offensivo sull’aspetto fisico e sull’etnia è un gesto che nulla ha a che vedere con il confronto politico o giornalistico.”
Sulla stessa linea anche Rosario Andreozzi, consigliere comunale di sinistra:
“In diretta radio, Paolo Mieli, un uomo con un immenso potere mediatico, ha pensato di poterla insultare parlando del suo corpo. Non delle sue idee o del suo impegno politico. È sessismo, è razzismo, è violenza verbale.”
