Il turismo italiano potrebbe affrontare tempi difficili a causa delle recenti modifiche fiscali proposte nella manovra 2025. L’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi al 26% e la possibilità per i Comuni di ritoccare al rialzo la tassa di soggiorno hanno acceso il dibattito tra operatori e associazioni di categoria.
Solo a Napoli, ad esempio, sono oltre diecimila le strutture interessate, dai piccoli appartamenti in affitto ai B&B di lusso. Una rete che negli ultimi anni ha contribuito al boom turistico della città, oggi vicina ai venti milioni di presenze annuali.
L’impatto sui portafogli dei turisti e sulla competitività
Gli operatori temono che l’introduzione di nuove imposte possa pesare sia sul costo finale per chi viaggia sia sulla competitività del settore turistico italiano. Dopo un 2025 da record per il turismo, il rischio è che i flussi di visitatori rallentino già nei prossimi anni.
Secondo le associazioni, in particolare l’Abbac (Associazione Nazionale Extralberghiera), il settore extralberghiero è fondamentale per sostenere il turismo di massa, in particolare per viaggiatori a budget medio-basso e per chi predilige le tariffe low cost delle compagnie aeree.
La posizione di Abbac e le richieste al Governo
L’Abbac ha chiesto un tavolo urgente con il Governo e il Parlamento per discutere l’aumento della cedolare secca al 26%.
“Si tratta di una chiara volontà di attaccare un settore che ha garantito importanti flussi turistici, con i suoi posti letto ricavati in abitazioni e immobili nei centri storici e nelle località interne della Penisola”, ha dichiarato Agostino Ingenito, presidente Abbac e coordinatore osservatorio Otei.
Ingenito sottolinea come senza gli investimenti privati nelle locazioni brevi molte località italiane non potrebbero accogliere turisti, con un impatto diretto anche sulle casse comunali grazie alla tassa di soggiorno.
Le preoccupazioni per il futuro del turismo italiano
Secondo gli operatori, le condizioni economiche e le destabilizzazioni geopolitiche potrebbero ridisegnare il turismo dei prossimi mesi, causando una diminuzione dei flussi internazionali e un possibile calo di quelli interni.
L’Abbac chiede quindi al Governo di riconsiderare le misure proposte e di convocare le associazioni per definire una strategia concreta a sostegno del turismo italiano, evitando che un settore strategico come quello extralberghiero venga penalizzato.
L’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi e della tassa di soggiorno rappresenta una sfida significativa per il turismo italiano. Napoli e molte altre città rischiano di vedere rallentare i flussi turistici che negli ultimi anni hanno sostenuto l’economia locale. Un dialogo tra Governo e operatori diventa quindi essenziale per garantire la sostenibilità e la competitività del settore nel lungo termine.
