Torna alta la tensione tra il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il governatore uscente della Campania Vincenzo De Luca.
Il motivo dello scontro riguarda la gestione del Teatro San Carlo, simbolo culturale della città e al centro di un acceso dibattito politico che rischia di incrinare i rapporti all’interno del “campo largo” a poche settimane dal voto regionale.
Le accuse di De Luca: «Scorrettezza istituzionale mai vista»
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha acceso la miccia nella sua consueta diretta social del venerdì, parlando di una “scorrettezza istituzionale mai vista” e di una “violazione delle regole democratiche”.
L’attacco riguarda i ricorsi presentati dal Comune di Napoli contro la nomina del nuovo sovrintendente del Teatro San Carlo, Fulvio Adamo Macciardi.
De Luca ha inoltre criticato la gestione delle risorse economiche, affermando che i fondi regionali «devono servire alla programmazione e non a un marchettificio».
La replica di Manfredi: «Il San Carlo è un’istituzione, non un terreno di scontro politico»
La risposta da Palazzo San Giacomo non si è fatta attendere. Manfredi, pur evitando lo scontro diretto, ha ribadito che le accuse «sono vecchie e già smentite», sottolineando la volontà del Comune di non ritirare i ricorsi perché «c’è stato un mancato rispetto delle regole».
Il primo cittadino ha poi ricordato che il Teatro San Carlo è un’istituzione e che «la politica non deve entrare nelle sue dinamiche artistiche e gestionali».
Fondi regionali e tagli: il nodo economico del San Carlo
Al centro del confronto restano i fondi destinati al Teatro San Carlo.
La Regione Campania rivendica di aver stanziato 7,5 milioni di euro, «il triplo di quanto la Lombardia destina alla Scala di Milano», secondo De Luca.
Dal canto suo, il Comune ricorda che tra il 2022 e il 2024 la Regione ha tagliato 10 milioni di euro, somme poi coperte dalla Città Metropolitana di Napoli.
Una battaglia di cifre che alimenta la polemica e mette in luce una gestione dei fondi oggetto di continui contrasti.
Il “fuoco amico” nel centrosinistra e le tensioni pre-elettorali
Lo scontro tra Manfredi e De Luca non è solo amministrativo, ma anche politico.
Con la campagna elettorale regionale ormai alle porte, il duello rischia di pesare sugli equilibri del campo largo, la coalizione che comprende Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e altre forze progressiste.
Manfredi, vicino alla candidatura di Roberto Fico, cerca di mantenere toni istituzionali, affermando che bisogna restare uniti per il bene della città.
