Manifestanti entrano alla Mostra d’Oltremare: cori contro Teva

Slogan anche per Manfredi

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Napoli.  

Nel primo pomeriggio, alcuni manifestanti della rete “Napoli per la Palestina” sono entrati — a piccoli gruppi e da diversi accessi — nel padiglione 5 della Mostra d’Oltremare, dove è in corso la fiera Pharmexpo 2025. I partecipanti si sono posizionati con striscioni e bandiere della Palestina davanti allo stand dell’azienda farmaceutica Teva, presidiato dalle forze dell’ordine e dalla sicurezza della fiera. Durante la protesta è partito anche un coro rivolto al sindaco Gaetano Manfredi: “Manfredi, Manfredi, sei cieco e non ci vedi. Non sai neanche cos’hai firmato ieri”, in riferimento alla mozione approvata dal Consiglio comunale che impegna l’Amministrazione a rescindere collaborazioni con enti e istituzioni israeliane legate all’attuale governo. 

Dove e quando: il contesto della fiera

Pharmexpo 2025, la diciassettesima edizione del salone dell’industria farmaceutica, si svolge alla Mostra d’Oltremare dal 24 al 26 ottobre. Lo stand dell’azienda internazionale Teva era tra gli espositori segnalati e per questo è diventato il principale bersaglio delle mobilitazioni della campagna “Teva? No grazie!” e dei gruppi pro-Palestina attivi in città.

Motivi della protesta

Gli organizzatori e i manifestanti contestano la presenza di Teva alla fiera richiamando la partecipazione dell’azienda allo Stato israeliano in tempo di guerra e aderendo alla campagna di boicottaggio BDS (Boycott, Divestment, Sanctions). Nel corso delle ultime settimane a Napoli si sono susseguiti presidi e flash mob contro la partecipazione di aziende ritenute «complici» delle politiche di Israele, in un clima di forte mobilitazione cittadina.

Il richiamo al sindaco Manfredi

Il coro verso il sindaco ha fatto riferimento alla recente mozione del Consiglio comunale che impegna l’ente a rescindere rapporti con enti e istituzioni collegati all’attuale governo israeliano e a privilegiare rapporti con realtà a carattere pacifista. Il messaggio lanciato dai manifestanti indica lo scontento di parte della cittadinanza verso decisioni istituzionali percepite come insufficienti o incoerenti.

Sicurezza e gestione dell’evento

Lo stand Teva è stato presidiato da polizia e sicurezza interna del polo fieristico, come riferito dalle fonti locali: non risultano al momento notizie di feriti o di scontri violenti, ma la presenza delle forze dell’ordine è stata rafforzata per evitare escalation e proteggere espositori e visitatori. Le attività della fiera sono proseguite con qualche rallentamento agli ingressi interessati dalla protesta. 

Reazioni e possibili sviluppi

La mobilitazione rientra in un filone più ampio di proteste cittadine legate al conflitto israelo-palestinese e alla richiesta di posizioni più nette da parte delle istituzioni locali. È probabile che, nelle prossime ore, organizzazioni promotrici e forze dell’ordine rilascino comunicati ufficiali con dettagli su eventuali denunce, identificazioni o provvedimenti. Inoltre, la vicenda potrebbe riaprire il dibattito politico locale su patrocinio, sponsorizzazioni e rapporti istituzionali.