Il piccolo Rayan, bambino palestinese affetto da una grave cardiopatia, è stato operato con successo all’Ospedale Monaldi di Napoli. I medici: “Ha mostrato coraggio e ci ha ricordato il vero senso del nostro lavoro”.
Un’operazione salva-vita al Monaldi di Napoli
Arriva da Napoli una storia di speranza e solidarietà. Il piccolo Rayan, un bambino palestinese affetto da una complessa cardiopatia congenita, è stato sottoposto con successo a un delicato intervento chirurgico presso l’Ospedale Monaldi.
L’équipe medica ha confermato che le condizioni del bambino sono ottimali e che il decorso post-operatorio procede senza complicazioni.
I medici: “Un piccolo eroe dal grande coraggio”
“Nonostante la sua età, Rayan ha mostrato tanto coraggio e non ha mai smesso di regalarci sorrisi”, raccontano i medici che lo hanno seguito durante il percorso di cura.
“Poterlo curare e coccolare anche un po’ è stato per tutti noi un privilegio, ricordandoci ogni giorno il senso più profondo del nostro lavoro: restituire ai bambini come lui la possibilità di crescere, giocare e sperare nel futuro”.
Una storia di solidarietà e professionalità medica
Dai successivi controlli di follow-up, le condizioni del piccolo Rayan sono risultate stabili e ottimali. I medici si dichiarano fiduciosi che questa difficile fase possa considerarsi definitivamente superata.
La direttrice del Monaldi: “Ogni bambino merita una possibilità”
La direttrice generale del Monaldi, Anna Iervolino, ha commentato con orgoglio il successo dell’intervento:
“Ogni storia come quella del piccolo Rayan rappresenta l’essenza più autentica della nostra missione: garantire cure di altissima complessità a tutti i bambini, senza distinzione di provenienza o condizione”.
Iervolino ha voluto sottolineare anche il valore umano del personale medico e sanitario:
“Dietro ogni successo clinico c’è un lavoro di squadra che unisce professionalità, competenza e un profondo senso di umanità. È questo il valore che rende il Monaldi un punto di riferimento nazionale e internazionale nella sanità pubblica”.
