La IV edizione del “Villaggio della Salute”, tenutasi a Napoli nel fine settimana, ha portato in piazza Plebiscito oltre cinquantamila persone per controlli medici gratuiti. Un’iniziativa accolta con entusiasmo dalle istituzioni e dalla stampa, ma che, secondo la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà, nasconde una realtà drammatica. “Non è un segno di successo, ma la fotografia di un sistema sanitario allo stremo”, ha dichiarato in una nota.
“Prevenzione diventata un lusso, sanità pubblica una lotteria”
Muscarà denuncia una condizione di sofferenza strutturale del servizio sanitario campano: “Dietro le foto di un evento riuscito c’è la disperazione di migliaia di cittadini che non riescono a prenotare una visita o uno screening oncologico nei tempi dovuti”. Le liste d’attesa infinite, le diagnosi ritardate e la mancanza di accesso ai servizi essenziali hanno trasformato, secondo la consigliera, la prevenzione in “un privilegio per pochi”.
Un sistema schiacciato da clientele e inefficienze
La consigliera indipendente ricorda le sue battaglie in Consiglio regionale per la trasparenza nelle liste d’attesa, il potenziamento dei distretti sanitari e la lotta alla deriva privatistica. “Ho denunciato l’abuso dell’intramoenia, le carenze di personale medico e infermieristico, e il silenzio sulle inefficienze delle Asl”, spiega, puntando il dito contro “un sistema di clientele politiche che hanno ucciso la meritocrazia e la dignità dei professionisti”.
“Servono riforme vere, non gazebo in piazza”
Per Muscarà non bastano eventi spot o campagne mediatiche per mascherare le falle della sanità pubblica. “Non bastano i gazebo in piazza – conclude – serve una riforma vera, serve restituire dignità e diritti alla sanità pubblica campana, perché la salute non può essere un evento, ma un servizio quotidiano garantito a tutti”.
